Lettera aperta ai sindaci della provincia di Pistoia: l’inceneritore di Montale è il più inquinante in Toscana
ai Sindaci di
Agliana, Montale, Quarrata, Montemurlo, Pistoia
Noi del Comitato e cittadini, siamo molto preoccupati per la reale situazione ambientale del nostro territorio, per i continui sforamenti della centralina di Stazione, risultata la peggiore della Toscana nel 2011, per la recente moratoria dell’ordine dei Medici contro l’ulteriore ampliamento dell’inceneritore di Montale e dopo i risultati delle nostre analisi del latte materno autofinanziate dal comitato e dai cittadini 3 anni fa’ e dalle quali risultarono alte percentuali di diossina e Pcb.
Al Convegno nazionale sugli aspetti sanitari relativi agli impianti di incenerimento, svoltosi a Pistoia nei giorni 2-3 dicembre 2011, dall’intervento di Roberto Biagini del Dipartimento Prevenzione ASL 3 di Pistoia, è emerso che limitare l’ espo degli abitanti alle diossine, PCB e alle sostanze simili ad esse, è un obbligo sempre più pressante nell’opera di lotta contro tumori e altre patologie.
Lo stesso Biagini ha reso noti i primi risultati dell’esame epidemiologico sulla mortalità per Tumori nei comuni di Agliana Montale e Montemurlo.
I dati preoccupanti sono il rapporto tra le morti dovute a tumori e il totale delle morti che è superiore a quello registrato mediamente in Toscana e nei due distretti Asl pratese e pistoiese, altro elemento negativo è il tasso di mortalità per neoplasie nei tre comuni, che per i maschi è superiore a quello della Toscana ed è particolarmente elevato nel periodo 1987-2008.
I tassi di mortalità per neoplasie sono particolarmente elevati tra i maschi del Comune di Agliana.
Da approfondire è anche lo studio che deriva dai dati sulla salute dei neonati.
La ricerca fa notare che «l’evento sentinella del nato morto a Montale e del nato morto a Montemurlo, insieme ai valori riscontrati ad Agliana, relativamente a malformazioni e a difetti di accrescimento fetale, pur inseriti in un contesto di altri indicatori in linea con la media regionale e degli altri distretti, appaiono meritevoli di particolare attenzione e suggeriscono la necessità di proseguire il monitoraggio».
Per proseguire questo studio epidemiologico e poterlo pubblicare è necessaria l’autorizzazione della Privacy non ancora concessa!
Quindi il Comitato contro l’ inceneritore chiede ai Sindaci dei suddetti Comuni, in quanto responsabili della salute pubblica nel territorio di competenza, di farsi portavoce con urgenza presso il Garante della Privacy perché dia la sua autorizzazione affinché tale indagine possa essere completata e resa pubblica!
Chiediamo agli stessi Sindaci, che facciano richiesta presso le autorità preposte perché si proceda ad un esame epidemiologico sui malati, come viene solitamente fatto per valutare possibili effetti sanitari in relazione all’inquinamento e prendendo in esame i residenti nella zona da almeno 10 anni.
Confidando in un pronto ed efficace intervento.
Cordiali Saluti
Comitato Contro l’Inceneritore di Montale