Lettera aperta al Sindaco di Cagliari a sostegno di Alfabeto del mondo onlus
Riceviamo da Alfabeto del mondo onlus una bellissima lettera aperta, indirizzata al Sindaco di Cagliari e scelta tra le centinaia pervenute a sostegno dell’associazione:
Al Signor Sindaco della città di Cagliari
oggetto: Alfabeto del Mondo
Caro Sindaco, mi rivolgo a te con una lettera aperta, dopo le numerose dichiarazioni del tuo Assessore alle politiche sociali Dott.ssa Orrù che afferma e sostiene l’abusivismo dell’ associazione di volontariato Alfabeto del Mondo. Mi rivolgo a te soprattutto perchè conosco la tua disponibilità umana e perchè sei sempre stato in prima linea nelle questioni sociali, manifesto imprenscindibile del tuo schieramento politico. Caro Sindaco, tanti anni fa avevo un amico. Un amico vero. Un amico fragile. Arrivava da una città lontana, e si fermò nella nostra Cagliari solo alcune stagioni. Nei primi tempi passò qualche serata con me e con i miei amici di allora, quelli del branco. Era giovane, un ragazzo o poco più, ma già i suoi occhi dimostravano una difficoltà. Quella difficoltà del vivere che rischia di portarti lontano, lungo strade ripide, scivolose, dalle quali si può anche cadere giù. Poi sparì. Si dileguò. Nessuno lo vide più. Alcuni dissero che era tornato nella sua città d’origine, altri che aveva semplicemente cambiato zona, altri ancora lo pensarono vagabondo per il mondo. Invece ritrovai quel mio amico in una via cittadina, steso sopra una panchina, durante una mattina di vento e freddo. Si copriva con una giacca vecchia, batteva i denti, stringeva una lattina di birra e chiedeva qualche spicciolo, per farsi. Mi sedetti lì accanto a lui, sopra quella panchina entrando nel suo cerchio, nel mondo che tutti i passanti evitavano, persino con lo sguardo, e mi raccontò le sue capriole cattive, la sua storia esagerata, tirò fori tutta la fragilità che lo riempiva. Dopo quel giorno, non lo rividi mai più. Da quel giorno è passato tanto tempo. Negli ultimi anni, per via della mia tortuosa vita, ho conosciuto altri ragazzi, italiani e stranieri, che hanno vissuto e vivono vite scivolose. Alcuni non ci sono più, altri invece sono diventati coordinatori dell’associazione o docenti, come me. Questi ragazzi hanno avuto nel tempo, e lo hanno ancora oggi, il compito di non lasciare per strada quelle anime fragili, di dare loro un riparo, un po’ di calore, un abbraccio, una carezza attraverso un sostegno culturale che per noi non è mai fine a se stesso. Offrono un sostegno alle anime bisognose, come quella del mio vecchio amico che non c’è più. La mia non è una presa di posizione, non è una questione politica, non è una richiesta. La mia è una preghiera. Caro Massimo, ti prego, fai tutto il possibile perchè la sede di via Eleonora D’Arborea, della nostra associazione, dove “nostra” abbraccia il senso più largo del termine, mia, tua, dell’Assessore Orrù, della città di Cagliari, rimanga aperta. Non lo chiedo solo per me, io non ho interessi personali, nè di lavoro, nè economici. E tu, caro Sindaco, sai che non verrei mai a chiederti un “favore personale”. Lo chiedo per Barbara, Marco, Federico, Hamed. Lo chiedo per la nostra città. Lo chiedo per Cagliari. Lo chiedo per il rispetto dovuto a tutti e a ciascuno. Lo chiedo per quel mio amico che tanti anni fa avrebbe avuto bisogno, perchè oggi, un posto per quel mio amico ci sarebbe. Fai in modo che ci sia anche domani.
Grazie.
Giorgio Piras
Docente di informatica, tedesco e corsi di sostegno e recupero per ragazzi socialmente svantaggiati.
Mittente
Giorgio Piras
c/o
Alfabeto del Mondo
Via Eleonora d’Arborea 10 Cagliari