LondonONEradio Un 2019 con ascolti in crescita e per il 2020 nuove sfide in arrivo
di Goffredo Palmerini
LondonONEradio, radio unica e ufficiale degli italiani a Londra, Bbc supplier, patrocinata dal Consolato Italiano, chiude l’anno 2019 con ottimi risultati, sia di ascolti che di investimenti. Nel 2020 l’azienda ICS Ltd, di cui fanno parte la radio e il magazine italoeuropeo.com, porterà avanti il progetto base d’internazionalizzazione, per portare LondonONEradio (L1R) in altri paesi e continenti, consolidando sempre più la presenza in tutta l’UK e in Italia. Già nell’anno che va concludendosi L1R si è allargata in paesi come Cina e Sud Corea, dove c’è una comunità di italiani che possono ascoltarla scaricando l’App o via streeming. L1R cerca di essere presente, anche creando degli spin off sul territorio. In paesi europei, come Spagna, Francia, Germania, Belgio, L1R è già presente per le varie comunità italiane. Anche in USA, Australia e Russia, nella sola area di Mosca, L1R è ascoltata sulle piattaforme social e anche on demand. Tutto parte da Londra, dove L1R ha la nuova sede, a Tottenham Hale. I nuovi studi sono pronti ad accogliere numerosi ospiti, già calendarizzati da dicembre, per iniziare un 2020 tutto nuovo e di intrattenimento.
L’editore e fondatore Philip Baglini Olland sottolinea: “L’impegno e gli obiettivi sono sempre quelli delle origini, tre anni fa: portare l’Italia nel mondo attraverso la sua storia e cultura. Creare un ponte tra tutti gli italiani all’estero, farli sentire più vicini alla loro Patria. Un ponte che, con l’imminente Brexit in UK, diventa fondamentale per stringere e mantenere i rapporti con gli italiani in UK e nel resto d’Europa. La radio e la musica hanno e devono avere questa missione importante: unire i popoli e unire le nazioni. L1R è una radio unica nel suo genere – afferma l’editore Baglini – innovativa, certe volte fuori dagli schemi comuni delle normali radio, ma sempre fatta con programmi mirati per divertire, informare e abbracciare gli ascoltatori”.
Il 2020 si aprirà con l’evento più importante ed atteso della musica italiana: il festival di Sanremo. L1R sarà la prima radio italiana nella storia della Gran Bretagna ad essere presente al festival, portando la voce degli italiani in UK nel festival più famoso nella storia della musica internazionale. Successivamente L1R sarà radio partner di molti concerti a Londra, come quelli di Francesco Renga, Zucchero, Gianna Nannini, Antonello Venditti, Francesco De Gregori e tanti altri. La fiducia delle case discografiche e dei cantanti testimoniano la determinazione del lavoro quotidiano del team di L1R nel portare agli ascoltatori il meglio della musica italiana all’estero.
Non dimentichiamo poi la promozione dei giovani talenti musicali, sui quali L1R negli ultimi tre anni ha puntato molto. Nel 2018 sono stati promossi – ogni venerdì nello show Young Music Talent – oltre 457 giovani artisti, italiani e stranieri. Giovani molto bravi che ancora non trovano la casa discografica giusta o il giusto trampolino per il grande salto. Ecco che L1R, nel suo piccolo, cerca di promuovere la loro musica, nel web e non solo. Nel 2020 ci saranno tante sorprese: un locale dove poter fare musica dal vivo, feste e intrattenimenti. Ci sarà poi un tour di L1R nelle più importanti città della Gran Bretagna per raggiungere gli italiani in tutta l’UK.
E inoltre ci sarà più informazione. Dalle 6.00 del mattino, con la prima rassegna stampa, l’informazione di L1R sarà presente ogni ora, con approfondimenti sulle notizie di maggior rilievo, sia locali che internazionali. Ci saranno quattro rubriche nuove di zecca dedicate allo sport, al benessere, al turismo e all’oroscopo. Tutte queste le novità, ma senza tralasciare la parte di produzione video. L1R è infatti nota anche per i documentari e i brevi filmati che hanno riscontrato notevole interesse finanche da reti televisive italiane. Citiamo, tra queste produzioni di successo, il documentario inedito sulla vita di Guglielmo Marconi in UK e il documentario sull’Eton College.
Tutti questi progressi sono mirati a mandare in onda sempre più prodotti originali e soprattutto gratuiti per il grande pubblico. “C’è ancora tanta strada da fare, ed è in salita”, ci dice l’editore Philip Baglini Olland. “Non è stato facile arrivare fin dove siamo arrivati. Ma davanti a noi c’è ancora un mare infinito di cose da fare. E si faranno con l’entusiasmo di sempre, senza pensare di ottenere grandi successi immediati, ma piccole conquiste quotidiane. La nostra forza – aggiunge Philip – sono gli ascoltatori, sono le Persone che ogni giorno ci ascoltano. Non è importante se siano una o un milione. L’importante da parte nostra è fare bene il nostro lavoro, migliorando anche noi stessi ogni giorno. Auguro a te Goffredo, e a voi tutti lettori, un buon 2020!”, conclude Philip Baglini Olland.
E’ utile aggiungere, proprio per rafforzare il valore del network fondato da Philip Baglini, quanto sia importante una radio per gli italiani in Gran Bretagna, dove la nostra comunità ha una significativa dimensione numerica (670mila) e negli anni recenti il Regno Unito è uno dei paesi più scelti dalla nuova emigrazione italiana. Nonostante il rallentamento dovuto alla Brexit e alle incertezze sul futuro che l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea sta generando, l’appeal del Regno Unito, pur attenuato rispetto agli anni precedenti, ha comunque segnato un primato, come certificano i dati dell’ultimo Rapporto Italiani nel mondo (2019) della Fondazione Migrantes. Infatti i dati riguardanti i cittadini italiani iscritti all’Aire (Anagrafe degli Italiani residenti all’estero) per solo espatrio, che hanno fatto registrare complessivamente 128.583 espatri, vedono al primo posto proprio il Regno Unito, con 20.598 emigrati, seguito da Germania (18.385), Francia (14.016), Brasile (11.663), Svizzera (10.265), Spagna (7.529), Stati Uniti d’America (6.003), Argentina (4.304), Belgio (3.036), Australia (2.758), per limitarci ai primi 10 paesi.
E’ un’emigrazione certamente diversa da quella delle ondate migratorie dei due secoli precedenti e nondimeno deve far molto riflettere. Si tratta, infatti, in gran parte di giovani laureati, talvolta con master e dottorati nel loro curriculum. Ma ora fermiamoci a Londra, dove ormai vivono quasi 350mila italiani, per considerare quale rilevanza in un contesto del genere abbia la comunicazione destinata alla comunità italiana. E dunque quanto sia stata importante la nascita d’una radio per gli italiani, LondonONEradio, per iniziativa di un toscano, emigrato nella capitale del Regno Unito. Una radio che sta raccogliendo consensi crescenti ed un successo assai lusinghiero. In effetti una radio italiana, prendendo a prestito frequenze della Bbc, a Londra c’era stata fin dal 1938, la famosa Radio Londra. Chiuse però nel 1981. Ci ha pensato appunto Philip Baglini a farla rinascere, sotto vesti sicuramente più adeguate ai gusti e alle esigenze dei tempi correnti.
Filippo (Philip) Baglini è nato nel 1974 a Pietrasanta, in provincia di Lucca, ma è cresciuto a Pontasserchio, un borgo proprio alle porte di Pisa. Si è laureato nel 2003 in Fisica nucleare all’Università di Pisa, sebbene i suoi interessi abbiano anche spaziato nel giornalismo, nella filosofia e nella teologia, oltreché in campo umanistico e letterario, dove ha esercitato la sua creatività scrivendo poesie e racconti. Gli incontri con Alda Merini e Romano Battaglia lo hanno convinto a dare alle stampe i suoi lavori. Tre finora i libri pubblicati, una silloge poetica (Cento poesie d’amore) e due volumi di racconti (Passi nel silenzio e Intervista con le stelle).
Emigrato oltre un decennio fa a Londra, Philip Baglini è attualmente amministratore delegato (Ceo) della International Communication & Service Ltd (ICS), una società di comunicazione e servizi. L’interesse per il giornalismo, l’attenzione verso la comunità italiana, una spiccata sensibilità e il desiderio di sperimentare un modello di comunicazione più adatto alle esigenze culturali e sociali lo hanno presto portato a fondare e dirigere l’Italoeuropeo.com, testata on line prevalentemente in lingua inglese, con una redazione di giornalisti italiani e inglesi, liberi e indipendenti, tutti laureati ed esperti nei settori che vanno dall’editoria ai social media, dalla scienza alla sociologia. E successivamente a far nascere LondonONEradio. La radio ha subito attirato l’interesse del Consolato Generale d’Italia, che gli ha poi concesso il patrocinio, e della stessa RAI, incuriosita dal palinsesto dei programmi e dal linguaggio, così apprezzato specie dal mondo giovanile.