Lorenzo Jovanotti conquista lo stadio Franchi di Firenze
Festa in una notte di inizio estate allo stadio Artemio Franchi di Firenze, scongiurato il pericolo pioggia di cui si parlava durante il pomeriggio un pubblico numeroso di circa 38000 persone si reca allo stadio dove la Fiorentina quest’anno ha dato spesso spettacolo, per assistere al concerto di Lorenzo Cherubini, alias Jovanotti.
Una marea umana, di cui una buona parte per molte ore in costume sotto il sole, ha assistito ad un delirio sfociato col passare dei minuti in una festa di musica.
Puntuali alle 19, sono saliti sul palco truccatissimi il gruppo di supporto al tour i TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI, che hanno offerto un’ apertura di serata allegra e ben suonata, col loro rock italiano.
Subito dopo DJ RALF, ha fatto ballare gli spettatori con la sua techno fino alle 20 e 30, momento in cui è partita la radio del collettivo Sole/Luna, con canzoni inerenti alla città di Firenze tra queste la versione originale de:”L’inno del corpo sciolto” di Roberto Benigni che è stata accompagnata dallo stadio intero.
Alle 21 puntualissimo, parte l’intro dal dilm Django, è il segnale che da li’ a poco su quel palco, si scateneranno Lorenzo e la sua band.
L’inizio è vintage, ma lo aveva promesso si comincia con “Ciao Mamma”, e si passa alla recentissima “Megamix”, si fa un salto nei mitici anni’80 per arrivare a “Gimme Five”, il pubblico è già caldo e Lorenzo (con i suoi completi coloratissimi e sempre rigorosamente corti o come si dice a Firenze con l’acqua in casa), non risparmia una goccia di sudore.
La serata è ventilata, si sta veramente bene, ogni tanto qualcuno guarda il cielo ed il terrore del mega temporale, sta un po’ come l’avvoltoio sulla spalliera.
Lorenzo continua imperterrito la sua festa ed arrivano: “Non mi annoio, Tensione evolutiva, Safari”.
Il pubblico del Franchi è ormai conquistato e senza sosta, si procede imperterriti con canzoni tratte dal repertorio del passato e del presene del cantante. Lorenzo, conquista anche col suo fare da bravo ragazzo, innamorato della propria famiglia, ricordando che in tribuna c’è il padre Aldo, al quale dedica “La gente della notte”.
E’ un susseguirsi di splendidi ed innovativi giochi di luce persino, in 3D, che rapiscono dal palco e dagli schermi giganti, lo sguardo dei fans.
Lorenzo è una macchina da guerra senza sosta, alla fine del concerto saranno molti i km che avrà percorso da una parte all’altra del palco, la band che lo accompagna è ottima, da segnalare il fido amico fraterno compagno di mille avventure Saturnino al basso, il chitarrista pratese Riccardo Onori, che per un periodo ha militato anche nei Diaframma, vestito con un completo da samurai.
Un Jovanotti introspettivo, un Jovanotti innamorato, un Lorenzo che parla della sua infanzia al pubblico raccontando aneddoti suoi personali, tracce di quell’ 1-2-3 casino che lo fece conoscere all’Italia, il tutto in un juke box di canzoni: “Serenata rap, La mia moto, Raggio di sole (che per dispetto dedicherà alla luna piena che fa capolino dalla maratona), Tanto, Bella” (in versione raggae, dove ruba un bacio alla moglie dietro al palco), quindi in finale “Baciami ancora, A te, Il più grande spettacolo dopo il big bang, L’ombelico del mondo”, fino a “Ragazzo fortunato”.
Cosa manca? Il leit motiv della serata, un pensiero positivo ed infatti, il ritorno sul palco dopo il bis è con “Penso positivo”, brano col quale chiuderà questa splendida serata, dopo due ore e mezza di felice baldoria.
Il Franchi è ai suoi piedi e Lorenzo è felice e sembrerebbe non voglia mai lasciare il palco di stasera.
Roberto Bruno