L’angolo della poesia: Lourdes di Emanuela Verderosa
Lunedì, 8 dicembre, i cattolici celebreranno l’Immacolata concezione, per cui oggi vi proponiamo una poesia a tema di Emanuela Verderosa. Confidiamo sul fatto che la sua sensibilità e la sua autentica religiosità, che si aggiungono a indubbie doti artistiche, saranno apprezzate anche da chi è ateo o appartiene ad altro credo religioso.
Prima di lasciarvi alla lettura di questi versi, vi ricordiamo che potete proporci le vostre poesie inviandole a info@ilmiogiornale.org, accompagnate da una breve autobiografia.
Lourdes
All’imbrunire i Pirenei
sembravano solerti
a trasferire fiumi
di preghiera
nella sera incendiata
fino a Dio
Ovunque e denso
si coglieva
il gemito dell’anima
e la speranza trasalire
come il cuore solo
da una immensa umanità
dolente
Ave Maria
mormoravano stupiti
anche i sassi
Sono sicura
A ciascuno era riservata
tenerezza provvida
di madre
“tenerezza provvida/di madre”, “nella sera incendiata”, in mezzo a “fiumi di preghiera”. Bellissime immagini: la figura della Madre Celeste, il Suo candore che si staglia in un tramonto dai toni di colore che evocano Amore mentre la preghiera va verso il Cielo.
Nell’era attuale l’Uomo non solo ha smarrito se stesso, ma si è estraniato anche dal proprio essere e da quella empatica corresponsione di sentimenti che fa sentire parte del tessuto umano. Oltre ogni credo religioso è necessario quindi recuperare quella spiritualità che eleva “il gemito dell’anima” fino a sinossi eccelse e sa donare speranza e voglia di vivere.
Spesso il rifugio che viene cercato consiste in cose futili, non reali e virtualmente consistenti mentre uno sguardo, un sorriso, una stretta di mano, una parola gentile, un abbraccio potrebbero portare quella serenità tanto cercata.
Lirica delicata e assai commovente, densa di sentimento e “autentica religiosità” quella di Emanuela che ringrazio per averci reso partecipi del suo sentire.
Un caro saluto.
Lucia