Malika Ayane live al Verdi di Firenze
Ero curioso di entrare per una sera nel mondo di Malika, e per i lettori de “Il mio giornale”, (ed anche naturalmente per passare una bella serata in compagnia di buona musica), mi sono precipitato a vedere la data fiorentina, del Ricreazione tour 2012. La prima cosa che ho notato è che il Teatro Verdi di Firenze, stasera, è quasi esaurito, sono veramente pochi i posti vuoti, forte, anche, del grande successo che ha avuto l’uscita del terzo album, dell’artista italo marocchina. Infatti, dopo poche settimane dall’uscita, il disco Ricreazione, era già in vetta alle classifiche italiane. Dietro il sipario, un palco che sapeva molto di teatro, ed una band orchestr, che ha accompagnato la splendida voce di Malika, in tutta la sua performance. L’inizio secondo me non è folgorante, anzi, purtroppo, ho trovato piuttosto “loffia”, la prima parte del concerto, suonata semplicemente unplugged, solo che purtroppo le canzoni restavano lì, senza volare, all’interno del cuore della gente, dopo la ricreazione, esce Malika, con un bellissimo abito di scena, molto ampio e seduta davanti ad uno specchio da camerino, riprende il concerto che cresce piano piano, fino a conquistare definitivamente i cuori dei fans. Naturalmente saccheggiato il suo ultimo album, che la vede collaborare con artisti come: Paolo Conte, Pacifico ed alle prese con una canzone, la cui musica è di Sergio Endrigo. Le potenzialità della voce di Malika, sono molto forti, ma purtroppo secondo, me non sfruttate a dovere, comunque, il concerto nella seconda parte, fila via bene, canzoni come: FEELING BETTER, TRE COSE , GLAMOUR, IL TEMPO NON INGANNA, ed alcune cover tra cui una soft Long Train Runnin’ dei Doobie Brothers, fanno anche ballare o cantare il pubblico fiorentino. Nel contesto della serata, purtroppo, la prima parte dello show gioca un brutto scherzo alla seconda, che invece è decisamente più su di tono e riporta lo spettacolo ad un livello più alto.
Malika, ottima interprete, ottima presenza sul palco e bellissima voce, ma quella prima parte del concerto ….
Roberto Bruno
Foto: Anna Maria Pecoraro “Dulcinea”