Mangiatori compulsivi: consigli per tornare in forma
Prima di capire che cosa bisogna fare per dimagrire e recuperare il proprio peso forma, è indispensabile comprendere il motivo per il quale si è ingrassati. A differenza di ciò che di solito si è portati a credere, non c’è bisogno di eccessi alimentari clamorosi per innescare un graduale accumulo di grasso. Ecco perché, se si vuole beneficiare di un calo ponderale, è indispensabile agire sui dettagli. Tuttavia, la dieta è una questione soggettiva: le persone non sono tutte uguali, e ogni individuo ha caratteristiche differenti che devono essere prese in considerazione. Al di là dei gusti alimentari, le variabili hanno a che fare, per esempio, con la composizione corporea e il metabolismo, oltre che con la personalità, che incide sulle abitudini a tavola più di quanto si creda.
No alle diete rigide
Il tempo delle diete troppo restrittive è ormai finito, poiché una rigidità eccessiva ha dimostrato di essere poco efficace, o comunque di non poter valere per tutti. Una particolare attenzione è richiesta a quelli che potrebbero essere definiti mangiatori compulsivi, per i quali un sostegno prezioso può provenire da un regime alimentare a base di fibre e di acqua. Un traguardo rilevante che deve essere raggiunto da tutti è quello che chiama in causa la gestione degli alimenti, mentre la ripetitività degli orari e la regolarità dei pasti servono a contrastare la compulsione, favorendo la scomparsa della fame. Imporsi costrizioni esagerate non ha senso, ma se proprio ci si vuole concedere degli strappi alla regola il consiglio è quello di condividerli con altre persone: in presenza di amici, colleghi di lavoro o anche sconosciuti, infatti, si è più portati a gestirsi e a controllarsi.
Alcuni accorgimenti da tenere a mente
Bisogna essere forti e decisi nel far sparire dalla propria dieta gli alimenti che scatenano la fame; il loro posto deve essere preso dalle monoporzioni, che sono indispensabili per sapere che è arrivato il momento della conclusione del pasto. A tal proposito, è bene allenare i sensi in relazione ai segnali che indicano che il pranzo e la cena sono finiti. Il consumo in grandi quantità di brodi e tè è utile da questo punto di vista, così come l’aggiunta di fibre che agevolano la sensazione di sazietà. I piatti da portata non dovrebbero essere troppo capienti; inoltre, ogni pasto dovrebbe iniziare con dei funghi o con della verdura, ideale anche per tenere bassa la glicemia. Al posto del sale si possono usare spezie con un sapore forte, mentre per incrementare il volume delle pietanze non c’è niente di più adatto degli ortaggi. L’abitudine di masticare con lentezza, infine, contribuisce a rendere i pasti più lunghi.
Che cosa sono gli alimenti scatenanti?
Gli alimenti scatenanti sono quelli che inducono un comportamento compulsivo dal punto di vista del mangiare. Ce ne sono alcuni che possono favorire la compulsione in qualsiasi momento, mentre altri possono innescarla solo in determinate circostanze. Si pensi, per esempio, ai cibi con molto sale o ricchi di grassi, ma anche a quelli che contengono zuccheri semplici a rapida assimilazione in grandi quantità: è facile che essi inducano una vera e propria dipendenza. L’importante è non vivere l’eliminazione degli alimenti scatenanti come una punizione: non si tratta di dire addio a ogni forma di gratificazione, ma solo di trasformare i momenti di piacere. Per dire: non ha senso rinunciare al cioccolato, ma si può pensare di sostituire quello al latte o farcito al caramello con quello fondente caratterizzato da una percentuale di pasta di cacao elevata.
I pasti non devono essere saltati
Tra gli errori da non commettere, uno dei più comuni è quello che porta a saltare i pasti, ma ciò finisce solo per aumentare la fame. In generale, per i mangiatori compulsivi il cibo è uno strumento di gratificazione, che ha il duplice pregio di essere sempre disponibile e di non richiedere fatica. Ecco, quindi, che oltre che sulla dieta è necessario intervenire anche sulle cause che determinano le insoddisfazioni e le ansie che portano a un comportamento alimentare non appropriato.
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