Modena, a San Prospero l’area per gli sfollati con cani e gatti

 

 

 

L’intervento dei volontari del Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica – Monte Adoneè avvenuto ieri. Undici volontari presso il campo di San Prospero (MO) per realizzare l’area destinata ai cani e ai gatti degli sfollati ospitati nelle tendopoli.

Tutto a spese del Centro di Sasso Marconi e seguendo le direttive impartite dai veterinari dall’azienda USL di Modena e dai coordinatori del campo. Uno spazio che offre la possibilità a persone che già hanno perso tutto, di potere almeno stare vicino ai propri animali. Il tutto, dicono al Centro di Sasso Marconi, in un periodo più intenso per l’esponenziale aumento degli ingressi di animali trovati feriti e in difficoltà.

Questo, però, non ha fatto mancare l’esigenza della solidarietà verso i terremotati. Le offerte raccolte dal Centro sono infatti state investite a San Prospero grazie anche alla disponibilità di alcune Ditte del modenese. Tra queste la Ditta Setti che ha fornito 50 mt di rete per la recinzione, 100 mt di rete ombreggiante oltre cha a nove porte e altro materiale a prezzo scontato. Poi la Ditta 3Edil di Castel Guelfo (BO) che ha procurato i pali per la struttura, sempre a prezzo scontato, ed ha provveduto al trasporto gratuito del materiale fino a San Prospero.

Già ieri quattro degli otto recinti previsti per i cani, erano già montati. Questo nonostante un intoppo sopraggiunto costituito da un grande container che si è dovuto momentaneamente sistemare nel posto. Oggi, dopo lo spostamento del container, gli altri quattro recinti.

Gabbie, lettiere, cucce, coperte, già tutto a disposizione dei proprietari degli animali, ospitati a San Prospero. I primi quattro gatti, tra la commozione generale, sono arrivati verso le 20.30. Nella giornata di oggi, invece, verranno portati i cani.

Ricordiamo che il Centro, contattando le associazioni del luogo (Canile di Finale Emilia, Gattile e Canile di Carpi, Canile/Gattile di Mirandola, Protezione Gatto Modena) ha già fatto 4 spedizioni portando direttamente alle strutture alcune centinaia di chili di cibo e diverso materiale; ha indirizzato inoltre alcune persone interessate al volontariato direttamente alle diverse associazioni.

I gattili e i canili delle zone colpite non hanno fortunatamente avuto danni alle loro strutture ma hanno chiesto un aiuto perché hanno problemi crescenti di sovraffollamento! Molte famiglie rimaste senza casa sono disperate perché sono state costrette ad affidare i propri animali, altri sono presenti nei campi ma hanno bisogno di aiuto perché non hanno la possibilità di acquistare ciò che serve.

Fonte: Gea Press

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