Perché leggere “Mr Gwyn” di Alessandro Baricco
Adoro Alessandro Baricco e mi piace pensare che parli e scriva in quel modo tutto suo non per fare sfoggio della propria bravura ma per incantare: potrei stare ore ad ascoltarlo “raccontare” il finale del “Guglielmo Tell” di Rossini così come a leggere molte delle sue pagine.
Ed è esattamente incanto quello che, con estremo piacere, ho ritrovato leggendo “Mr Gwyn”, storia surreale di un uomo surreale – nelle azioni, nelle idee e nelle parole – eppure al contempo così reale – nei sentimenti, nei tormenti e nelle pulsioni – raccontata con la maestria propria del miglior Baricco (per me, quello di “Oceano Mare”).
Perché non può che essere maestria quella che fa si che la lettura di un’esperienza incomprensibile diventi quasi essa stessa un’esperienza incomprensibile, al punto che il romanzo finisce per sembrare – con le dovute proporzioni – una metafora della lettura del romanzo stesso, dove nel progressivo spegnersi delle lampadine sta tutta l’angoscia che accompagna il diminuire delle pagine che separano dalla fine del libro – fine che si sa inevitabile ma alla quale ci si rifiuta di pensare.
Vista così, sembra trovare un senso anche il prematuro abbandono del protagonista – con il calo di tensione che inevitabilmente ne consegue – reso tollerabile (o forse addirittura esatto…) da quelle ultime due pagine in cui, per l’ultima volta, ci è consentito di toccare Mr Gwyn…
Silvia Onnis
Personalmente sono un appassionato del grande Baricco che da sempre trovo geniale ed elegante. Ho letto anche il suo ultimo romanzo appunto Mr. GWYN e non solo non delude le aspettative, ma è un gran ritorno al maestro di scrittura che conosciamo. Per chi fosse interessato a gustarne alcuni tra gli estratti più belli di questo ultimo libro..
http://www.youtube.com/watch?v=zogA94TD1ls