Osama Bin Laden è morto. Aspettiamoci vendetta
Osama Bin Laden è morto. Ma non capisco il giubilo. Anche del presidente Obama. Bin Laden era un simbolo del terrore. Ma non mi trovo d’accordo sul fatto che oggi il mondo sia migliore senza di lui. Il mondo sarebbe stato migliore se Bin Laden fosse stato arrestato, avesse subito un regolare processo e fosse in carcere. Questo non è stato possibile. Prendiamone atto. Ma il giubilo no. Perché Osama era il simbolo del terrore, ma qualcuno presto ne prenderà il posto, forse il suo braccio destro, quello che si dice sia stato la mente di tutto, anche degli attentati alle Torri gemelle. Cosa succederà ora? Cosa c’è da aspettarsi? A mio avviso: vendetta. E c’è poco da rallegrarsi. La vendetta sarà condita da tutti quegli atti tipici dei terroristi di Al Qaeda. No. Non voglio essere pessimista, né disfattista. Ma l‘immaginazione non deve galoppare molto per capirlo. Anche un bambino del resto potrebbe dirvi la stessa cosa. L’America e il mondo occidentale hanno vinto contro il simbolo del terrore, della follia costellata da bombe e paura, ma è una vittoria di Pirro, perché uccidendo Osama hanno rafforzato negli integralisti l’assunto che il mondo occidentale meriti morte e distruzione. E che Bin Laden debba essere vendicato. Al Qaeda non ha una struttura gerarchica verticistica, come intendiamo noi, Al Qaeda, assurdo ma vero, è molto moderna e quasi “internettiana”, infatti è costituita da tanti piccoli nuclei indipendenti tra loro che agiscono in modo autonomo. Eliminando Osama non si è decapitato il terrorismo, ma solo tolto di mezzo un uomo che con la sua morte, per lo “zoccolo duro” di Al Qaedarischia di diventare davvero un simbolo da venerare più di prima e, quindi, da vendicare.
Francesca Lippi
un’analisi che non fa una piega! oggi con mio grande sollievo ho sentito tanti commenti in linea con le tue parole, tutti concordi sul fatto che “sangue chiama sangue”: evidentemente, anche se si tratta di una minoranza, le persone dotate di senso della realtà e consapevoli del significato autentico della parola “democrazia” non sono così poche come, a volte, verrebbe da pensare. E almeno questo è un fatto che rincuora. Ma la preoccupazione per questi fatti è tanta. Al Qaeda di sicuro in questi anni si era già organizzata per il “dopo-Bin Laden” e, soprattutto, come dici bene tu, Francy, non ha una struttura gerarchica quindi questa “decapitazione” non sarà un colpo di grazia. Del resto, la storia della lotta alla mafia ci insegna che, purtroppo, per sconfiggere certi “cancri” non basta togliere di mezzo un pezzo grosso