Palermo: Finite le proteste del corpo studentesco?
Il mese di dicembre appena trascorso, ma anche il suo predecessore (novembre), è stato coinvolto da sommosse e rivolte da parte del corpo studentesco di tutta Italia. Le riforme del ministro Maria Stella Gelmini non sono andate affatto a genio ai giovani studenti che hanno voluto difendere il loro diritto allo studio.
Palermo è stata una delle città più attive in questo senso: è stata protagonista di grosse manifestazioni e le scuole superiori e l’università si sono mobilitate per ottenere i loro diritti.
Noi abbiamo incontrato, durante le vacanze natalizie il rappresentante dell’Accademia delle belle arti di Palermo, Massimiliano Corsini, che ci ha raccontato un po’ le motivazioni della loro protesta. Da domani, però, da loro comincerà il regolare svolgimento delle lezioni. Tutte le proteste fino ad ora portate avanti andranno in fumo? Purtroppo tanti studenti, ormai, non sono più disposti a perdere altre sessioni d’esame, ma si sono ripromessi di lottare attraverso altre forme se sarà necessario. Ecco cosa ci ha raccontato Massimiliano Corsini qualche giorno fa.
–Da quanto tempo l’accademia delle belle arti di Palermo è in occupazione?
La struttura è occupata dal 2 dicembre 2010.
-Quali sono le vostre richieste oltre all’eliminazione delle riforme Gelmini?
Noi richiediamo il riconoscimento totale del nostro titolo di studi come Laurea,come del resto previsto dalla legge,e soprattutto chiediamo maggior attenzione da parte dello Stato su quelle che sono le problematiche organizzative, amministrative ed economiche che interessano il comparto AFAM da più di un decennio, problematiche che non sono mai state trattate con l’urgenza che richiedevano.
–Credete che questa forma di protesta possa servire a qualcosa?
Noi ce lo auguriamo vivamente, anche se, dopo gli scarsi risultati ottenuti dalle manifestazioni
furenti dei numerosissimi studenti Italiani che hanno esposto il loro dissenso sulle politiche attualmente adottate dal Governo, cominciamo a interrogarci seriamente su quale sia il vero senso della Democrazia di questo Stato, Pensiamo che in uno Stato seriamente democratico non ci sarebbe stato bisogno di adottare simili strategie per ottenere l’attenzione di chi ci governa. Ritornando alla domanda, noi non sappiamo se effettivamente questa forma di protesta possa portare delle vere soluzioni ma non crediamo di aver avuto molta altra scelta.
-Cosa rispondete a chi dice che invece di protestare dovreste studiare?
Rispondiamo che ha un senso studiare quando si ha la garanzia di poter avere un futuro, tutti noi vorremmo studiare e avere garantita la possibilità di poter continuare gli studi.
–Queste proteste secondo alcuni sono solo un modo per allungare le vacanze natalizie. Dopo Natale avete intenzione di continuare l’occupazione o tornare sui libri?
Se avessimo voluto semplicemente allungare le vacanze natalizie avremmo sospeso l’occupazione il 23 dicembre, mentre ancora oggi abbiamo gruppi di studenti che credono nella causa e hanno passato le festività all’interno della struttura senza mollare. Dopo le vacanze si valuterà se continuare con la protesta o sospenderla, magari sospenderla solo momentaneamente, il problema fondamentale è che non tutti sono disposti a saltare la sessione d’esame di febbraio e ciò potrebbe disgregare la maggioranza “occupante”, se ciò dovesse accadere fermeremmo la protesta, d’altronde ci tengo a precisare che questa occupazione è stata voluta democraticamente dal corpo studentesco.
-Che cosa vi augurate di ottenere dopo questa sommossa studentesca?
Se L’Italia è un paese democratico sia di nome che di fatto, allora ci aspettiamo di ottenere
L’equiparazione definitiva del nostro titolo di studi al titolo di Laurea, e il ritiro , o quanto meno
una modifica della famigerata Riforma Gelmini affinchè questa risulti economicamente meno
traumatica per gli studenti, ad ogni modo se ci verrà prestato orecchio sarà già una conquista.
Giusy Chiello
Redattrice- giusy.chiello@ilmiogiornale.org
Foto dell’archivio del gruppo Accademia di Belle arti di Palermo pubblicate su facebook selezionate da Elisa martorana