Palermo: il 30 novembre inaugura “Macerie”, il progetto di Andrea Mineo
MACERIE A PALERMO
Progetto di Andrea Mineo
Venerdì 30 Novembre alle ore 19e30, Palermo sarà al centro dell’attenzione da parte di artisti, curatori, galleristi e gente del settore che per la prima volta vedranno l’inaugurazione di un evento artistico indipendente e auto-curato di grande livello che comprende la partecipazione di numerosi artisti palermitani e non, giovani e veterani. L’evento espositivo che inaugurerà presso uno dei più antichi siti di Palermo: lo storico palazzo del quattrocento rinominato “Atelier dei Principi” in via Sant’Agostino n. 31 ospiterà questo mese la prima edizione di una serie di mostre dal titolo MACERIE: un progetto ambizioso nato dalle mani di un giovane artista di nome Andrea Mineo nato a Torino ma che svolge da anni il suo lavoro a Palermo fra collaborazioni artistiche, teatro d’avanguardia, mostre e di recente organizzazione di progetti indipendenti che hanno come obbiettivo promuovere l’Arte come principale mezzo di libera comunicazione, riflessione e cambiamento. L’ingresso è gratuito e la mostra sarà visitabile fino al 22 dicembre richiedendolo all’indirizzo e-mail andreamineo@hotmail.it
Il progetto MACERIE conta più di 30 artisti che esporranno nelle varie edizioni. La prima edizione vedrà la partecipazione dell’artista austriaco Uwe Jäntsch, l’istallazioni-scultura di Giacomo Rizzo, la pittura di Arrigo Musti e di Vincenzo Todaro, i disegni di Valentina Cirami, la fotografia di Adriano La Licata, le istallazioni di Andrea Mineo, i paesaggi decantati di Giuseppe Agnello, i video di Niccolò De Napoli, la proiezione di film in super 8 di Vincenzo Scirè e tanti altri.
Il progetto MACERIE ha avuto inizio grazie alla concessione in comodato d’uso dello spazio da parte di R. Bilotti (membro del comitato scientifico del museo Bilotti all’Aranceria di Villa Borghese), che Andrea Mineo ha subito colto al volo ripulendolo insieme con altri suoi coetanei dai decenni di abbandono spietato e in parte dalle macerie (non appartenenti al palazzo, ma smaltite abusivamente all’interno) che vi giacevano come un’istallazione di Richard Long ai bordi di tutte le stanze. Infatti, Andrea non ha soltanto reso praticabile il piano nobile facendo installare un impianto per la luce, ma ha pure istituto una Factory, un laboratorio comunitario, un atelier personale e presto, dopo tanta fatica, sarà aperto al pubblico come spazio espositivo. La parte rimanete delle macerie, per sua scelta, sono state mantenute e costituiranno la materia prima per la realizzazione della sua prossima istallazione/scultura. Al termine dalla mostra alcune parti dell’istallazione con le macerie saranno donate al Palazzo Burgio sede degli uffici comunali di Palermo e al Palazzo Sant’Elia. In breve l’iniziativa si è espansa a macchia d’olio, e dall’essersi impattati con una realtà scomoda, è nata questa iniziativa, da sempre sotto gli occhi di tutti, con le macerie, ci abbiamo fatto l’abitudine anche ad averle sotto casa, nei marciapiedi o addirittura nelle strade. Parlo di Palermo o di qualsiasi altra città che vive le nostre stesse difficoltà.
La storia del progetto MACERIE nasce quando gli artisti che hanno contribuito all’iniziativa, si sono insediati fra le ferite dei palazzi antichi simbolo di un’epoca, osservando l’imminente sgretolarsi della loro storia che è anche parte della nostra identità. MACERIE non è solo un’espressione dell’ambito territoriale, ma è un problema che interessa gran parte del globo. La perdita d’identità e di interesse si proietta istantaneamente sullo stato delle strutture che ci accolgono. Il riversare facile e continuo di cemento, l’attesa del crollo degli ultimi antichi palazzi, questi sono atteggiamenti che riflettono lo spirito del nostro tempo. L’iniziativa prende voce dalla parte più sensibile e potenzialmente più creativa della società: gli artisti, chi giovani e ambiziosi, chi ha già una carriera e in parte è felice di aver lasciato la propria disastrata città per vivere altrove e chi invece pur avendo fatto strada fuori rimane nostalgico della propria terra pur mantenendo una certa rabbia per le cause che la affliggono. Uno degli obiettivi è infatti è quello di creare una finestra di dialogo fra artisti che provengono da diversi contesti e luoghi geografici per aprire un confronto, uno scambio di visione. Motivo per cui Andrea ha invitato noti artisti Italiani a spedirgli piccole quantità di macerie dal luogo dove abitano per usarle come materiale per le sue prossime opere. MACERIE si prospetta dunque essere un’iniziativa importante e curiosa perché si distacca dai percorsi espositivi abituali, permette di sviluppare modalità auto-curatoriali e indipendenti da fenomeni istituzionali.