Per Natale da Macomer e dalla Sardegna non semplici regali ma Doni
Il torneo di calcio a 5 “Special Christmas”, disputato a Macomer tra atleti trapiantati e atleti con disabilità, è stato un bell’esempio di solidarietà. Ma segno di grandissima generosità sono state anche le sei donazioni di organi avvenute in Sardegna negli ultimi giorni.
Venerdì scorso, 18 dicembre 2015, si è disputato a Macomer, presso la palestra del Liceo “Galileo Galilei”, il torneo solidale di calcio a 5 “Special Christmas”. A sfidarsi sono state tre squadre Special Olympics (Galileo Galilei Macomer, Progetto H Macomer e GeNa Sassari), in cui giocano atleti speciali e normodotati, e la Prometeo Sport, squadra dell’associazione Prometeo AITF Onlus composta da trapiantati sardi di fegato, rene e cuore.
LA VITTORIA ALLA SOLIDARIETÀ – I trapiantati sapevano di incontrare avversari temibili, ma certo non immaginavano che avrebbero perso sia l’incontro contro la GeNa Sassari che la finale per il terzo posto contro la Galileo Galilei Macomer, battuta nella prima gara dalla Progetto H Macomer, che si è anche aggiudicata il torneo. Per tutti gli atleti in gara, comunque, i risultati sportivi lasciano il tempo che trovano perché, come ha affermato un portavoce del Liceo Galilei, «abbiamo vinto tutti, ha vinto la solidarietà». Una solidarietà che, per esempio, spinge docenti e operatori sanitari a lavorare insieme per far sì che questi ragazzi speciali non solo godano di momenti di sano svago, ma possano anche migliorare il proprio benessere, fisico e mentale, e sviluppare le loro potenzialità, spesso sottovalutate. Ed è sempre la solidarietà che ha spinto i trapiantati della Prometeo a partecipare a questa manifestazione: per contribuire a sconfiggere le barriere, mentali oltre che fisiche, contro cui giornalmente lottano le persone con disabilità e per testimoniare con la loro presenza, in campo e nella tifoseria, che se sono vivi e in forma, è proprio grazie all’altruismo di altre persone. Un grande Dono che vorrebbero potesse giungere anche a quei malati che da giorni, mesi o anni attendono anch’essi un nuovo organo che metta felicemente fine al loro calvario.
Entusiasta e più che soddisfatto della partecipazione al torneo “Special Christmas” il presidente della Prometeo Aitf Onlus, Giuseppe Argiolas: «È stata una bella esperienza che lascia tracce in ognuno di noi. Abbiamo visto atleti trapiantati affrontare atleti con disabilità in una serie di partite anche molto tirate da un punto di vista tecnico ed hanno vinto quelli più forti e più preparati». Il presidente ha poi voluto esprimere un ringraziamento particolare a Paolo Maioli, docente del Liceo Galilei e presidente della Special Olympics di Macomer, e a Carlo Garbarino, «anima e cuore della Prometeo sport», perché «grazie al supporto della Prometeo Aitf Onlus, hanno reso possibile questa bella manifestazione, che avrà un seguito nei prossimi mesi». L’intenzione dell’associazione di trapiantati sardi di fegato e pancreas è, infatti, di proseguire con nuove iniziative la collaborazione con questa scuola, iniziata a novembre con una manifestazione di promozione della donazione degli organi e di informazione sui trapianti organizzata dal comitato provinciale di Nuoro della Prometeo, presieduto da Luigi Bellu.
GLI IMPEGNI ASSUNTI DALLA PROMETEO – Gli organismi regionale e provinciale dell’associazione sono stati impegnati anche il giorno seguente, a Nuoro, con un’assemblea dei soci cui ha partecipato gran parte di quelli presenti nella zona. Durante l’incontro, sono state esaminate alcune problematiche relative all’assistenza nel post-trapianto: in proposito, la Prometeo ha assicurato che proseguirà il confronto costruttivo con l’ospedale “G. Brotzu” di Cagliari e che garantirà un proprio costante presidio al Day-hospital del Centro trapianti di fegato, in modo da poter rispondere più prontamente ai bisogni dei suoi assistiti. L’assemblea è stata occasione anche per ricordare che l’associazione sta proseguendo l’opera di sensibilizzazione di Giunta e Consiglio regionali volta a ottenere l’equiparazione del trattamento riconosciuto a tutti i trapiantati a prescindere dall’organo. Ancora non tutti i benefici che la Legge regionale n. 11/1985 riconosce ai trapiantati di rene (per lungo tempo gli unici a essere trapiantati nell’Isola) sono, infatti, stati estesi agli altri trapiantati.
Non è mancato, infine, un commento preoccupato sul calo delle donazioni che si è registrato in Sardegna nel corso di quest’anno, con la magra consolazione che la tendenza negativa ha interessato anche altre regioni. Per questa criticità, che sarebbe controproducente ignorare, la Prometeo AITF Onlus ritiene di poter e dover fare qualcosa di costruttivo: proseguire incessantemente, con la collaborazione del personale sanitario competente, la sua attività di promozione della “cultura della donazione”. E deve farlo – ha rimarcato il presidente Argiolas – con la consapevolezza che «qualsiasi luogo e qualsiasi momento è buono per promuovere la donazione degli organi e per informare sui trapianti».
NEL SEGNO DELLA RICONOSCENZA – Altro dovere è ricordare sempre chi, per primo, i trapianti li rende possibili: i donatori e le loro famiglie. Con spirito di riconoscenza e approfittando di questa trasferta, l’organismo regionale dell’associazione ha, quindi, fatto visita a due amici davvero coraggiosi e generosi: Graziella e Gianfranco Biscu che, nel 2011, scelsero di trasformare il dolore in Dono, acconsentendo al prelievo degli organi del loro figlio Mathias, morto a soli 16 anni.
La solidarietà dei sardi, peraltro, negli ultimi giorni si è fatta nuovamente sentire con sei “sì” alla donazione che hanno consentito di salvare un numero ancora più alto di vite, dando così luce e autenticità al Natale che ormai è dietro l’angolo. A segnalare questo importante evento è stata su Facebook la dott.ssa Francesca Zorcolo, responsabile pro tempore del Centro regionale trapianti della Sardegna (per il quale è ancora attesa la nomina del nuovo Coordinatore da parte della Giunta regionale). La dottoressa ha ricordato che risultati simili sono possibili grazie a persone estremamente generose e grazie al grande lavoro della rete regionale di strutture e professionisti che si occupano di donazioni e trapianti. «Il nostro lavoro è sempre al buio in questi casi, ma se mancasse…» ha scritto a conclusione di un post in cui, giustamente, esprime amarezza per il gran rumore che scatenano le criticità e per il poco parlare che, di contro, normalmente si fa quando tutto va come è previsto che vada. Gli esperti di comunicazione, del resto, sono i primi ad ammettere che è il negativo a fare notizia, oltre che a lasciare il segno. Tuttavia, niente e nessuno vietano di provare a invertire questa tendenza. Così facendo, potremmo magari scoprire tutti – fornitori e fruitori dell’informazione – che parlare di ciò che in questo Paese funziona, di ciò che di bello e positivo ancora sa esprimere, aiuta a far girare le cose per il verso giusto almeno quanto indugiare su ciò che non va bene.
Foto Prometeo AITF Onlus
CARA MARCELLA
MOLTO BELLO