Perché gli italiani chiedono un preventivo mutuo a tasso fisso?

 

 

Gli italiani sembrano aver detto addio in maniera definitiva al tasso variabile, il cui posto è stato preso dal tasso fisso, apprezzato per i molteplici vantaggi che mette a disposizione. La maggior parte dei nostri connazionali nel momento in cui richiede un preventivo mutuo va in cerca di certezze come quelle che possono essere offerte dal tasso fisso: si stima che esso sia prediletto da 9 italiani su 10. Che si tratti di avviare un mutuo ex novo o di surrogarne uno già esistente, i mutui a tasso fisso riguardano 89 erogazioni su 100 tra quelle nuove e numeri simili si riscontrano per le operazioni di surroga, attraverso le quali si ha la possibilità di trasferire il finanziamento in una banca diversa al fine di usufruire di condizioni più vantaggiose.
I pregi del mutuo a tasso fisso
Il 2014 è stato l’ultimo anno in cui il tasso fisso veniva scelto da una minoranza rispetto al tasso variabile. Nel corso degli ultimi 4 anni, invece, il trend si è invertito, anche se questo non vuol dire che vi sia stata una crescita consistente del costo dei tassi variabili. Anzi. Qualche esempio pratico può chiarire lo scenario: allo stato attuale, per un mutuo variabile tra i 240 e i 360 mesi di durata il costo è di circa lo 0.83%, praticamente meno della metà del costo di un mutuo a tasso fisso, che supera l’1.90%. Stando a questi dati, insomma, dovrebbe essere il tasso variabile a catturare l’attenzione dei consumatori, ma lo stato delle cose dimostra una realtà ben diversa, con il tasso fisso a dominare. La ragione di questo fenomeno, comunque, è facile da intuire: i timori nei confronti del futuro e la paura che un eventuale tasso variabile possa crescere in modo vertiginoso con il passare degli anni. La situazione di incertezza economica che colpisce il nostro Paese allo stato attuale ha riflessi evidenti in questo periodo: meglio puntare sul tasso fisso che, anche costando un po’ di più, fa in modo che l’importo della rata del finanziamento possa essere congelata in eterno. Non sono pochi coloro che decidono di propria volontà di dire addio ai vantaggi economici che potrebbero essere garantiti da un tasso variabile per farsi accogliere tra le braccia sicure del tasso fisso.
La situazione economica del momento
A incidere sulle tariffe proposte in ogni preventivo mutuo è, ovviamente, anche la situazione economica del momento. A tal proposito, è bene tenere presente che ora sono ai minimi storici tanto i tassi fissi quanto i tassi variabili. Il problema – sempre ammesso che così lo si possa identificare – è che i tassi fissi con tutta probabilità sono destinati a scendere, mentre quelli variabili non possono fare altro che crescere.
Il ruolo delle banche
Infine, c’è da prendere in considerazione un ulteriore aspetto di non poco conto, rappresentato dal ruolo delle banche. Per una finanziaria o per un istituto di credito è molto più facile vendere un mutuo a tasso fisso e garantirlo: ecco perché sono le stesse banche a focalizzare l’attenzione dei clienti sui finanziamenti a tasso fisso.
Come scegliere il tasso del mutuo
Nel momento in cui si richiede un preventivo mutuo, pertanto, è opportuno tenere conto dei pro e dei contro dei tassi fissi e dei tassi variabili non solo in assoluto, ma anche in rapporto alla situazione del momento. A meno di eventi disastrosi, è opinione comune che i tassi nel nostro Paese non possano scendere più in basso di così, e, anzi, a causa dello spread già nei prossimi mesi potrebbero aumentare non di poco. E così il tasso fisso si conferma un rifugio a cui approdare.

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