Perché leggere “A pochi passi da te” di Roberto Pellico
Per chi vuole imparare a non giudicare …
«[…] alcune storie sono così, si fa fatica ad accettarle perché fanno paura.» E se non si fatica ad accettarle, magari si è portati a considerarle comunque “anticonvenzionali”, anche quando sono fatte della materia più antica e comune al mondo: l’amore.
Non pensiate, però, che quel “sentimentale” con cui la copertina classifica A pochi passi da te di Roberto Pellico stia ad indicare un libro melenso: è sentimentale perché parla di sentimenti. Veri. E i sentimenti veri, gli amori in senso lato, hanno le loro luci e soprattutto le loro ombre. Ombre che spesso sono gettate dal mondo esterno (persone, istituzioni, pregiudizi, anacronistiche convenzioni sociali …) e qualche volta dagli stessi protagonisti di quel sentimento, perché «[…] gli amori non sono perfetti come crediamo, sono come quei vestiti bellissimi che a indossarli il giorno dopo ti sembra di avere già qualche difficoltà in più a starci dentro.»
Le pagine di questo libro alternano, a volte in un unico racconto, drammi e risate, dolcezza e durezza. Anche il linguaggio si adegua alla trama: a volte delicato come ali di farfalla, altre volte ruvido come pietra pomice. E anche quando diventa scurrile, è comunque sempre funzionale alla narrazione, persegue “la verità del personaggio”. Verità che Roberto Pellico ha voluto riportare integralmente, in barba alle “furbizie editoriali” perché – racconta nella prefazione – “poi, come avrei spiegato a quelle persone a cui avevo chiesto autenticità che c’era l’esigenza di render le loro vite adatte a un pubblico di riferimento più convenzionale? ”
Quelli dei protagonisti sono punti di vista che per molti di noi appaiono del tutto o quasi nuovi, anche quando non dovrebbe essere così. E inusuale, quindi, potrebbe risultare pure a voi la prospettiva (davvero illuminante) con cui, in uno dei racconti, vengono ritratti la maternità e il rapporto genitori-figli.
Va detto, inoltre, che – oltre alla bella forma e all’umanissimo contenuto – A pochi passi da te può vantare un valore aggiunto di non poco conto: è stato realizzato senza alcun contributo pubblico o privato da una casa editrice (0111 Edizioni) attenta a rendere le sue opere fruibili anche a lettori di norma poco considerati, quali dislessici ed ipovedenti.
Visti i suoi numerosi punti di forza (tecnica e morale), non stupisce affatto che per l’esordio letterario di Pellico sulla reading community aNobii si leggano solo commenti positivi. D’istinto verrebbe da dire che non sembra neppure un’opera prima, ma a ben pensarci l’ostinazione di questo scrittore nel garantire l’autenticità di personaggi e storie forse è proprio tipica di chi ancora non si è trovato a fare i conti con le logiche del mercato, le insidie del successo e le lusinghe del denaro. In ogni caso, se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, possiamo ben sperare che questo giovane e promettente autore sappia mantenere intatta la sua onestà intellettuale … oltre che la qualità della sua scrittura.
Se anche pensate di non avere pregiudizi, di essere in grado di comprendere o almeno intuire punti di vista diversi dai vostri, non fidatevi di voi stessi; fidatevi piuttosto di Pellico, lasciandovi guidare da lui in questo viaggio per l’anima e seguendo il suo consiglio: «Non cedete, dunque, come ho fatto io, alla voglia di giudicare. Quando ho sentito il bisogno di chiedere a uno di loro “perché?” è stata questa la risposta: “Il solo modo che abbiamo per capire è restare fermi, in silenzio ad ascoltare“.»