Il percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) ORL giunto all’8^ edizione
di Ernesto Bodini
(giornalista scientifico)
Sono sempre più ricorrenti le necessità di aggiornamenti nell’ambito della pratica clinico-ospedaliera, in particolare per la diagnosi, la cura e l’assistenza di pazienti affetti da patologie del cavo orale e tumori del distretto testa-collo. Anche quest’anno la Struttura Complessa (S.C.) ORL 2 diretta dal prof. Roberto Albera ha ospitato (nell’aula magna dell’ospedale Molinette di Torino) un impegnativo percorso di aggiornamento per medici, infermieri, logopedisti, dietisti, fisioterapisti e operatori sanitari di stretta competenza provenienti da diverse città d’Italia. Cinque le giornate (dal 9 al 13 ottobre scorsi) di lavori coordinati dai tutor infermieri Antonino Lombardo e Enrica Fontana, nelle quali sono intervenuti specialisti di diverse discipline per trasmettere quelle nozioni che sembrano essere scontate, ma che in realtà comprendono al loro interno significativi sviluppi di metodologia clinico-terapeutica e assistenziale tali da favorire una diagnosi tempestiva, una terapia mirata e talvolta personalizzata per una quasi sempre possibile guarigione in tempi minori, o comunque accettabili… Le esposizioni relazionali degli esperti che si sono succeduti a cadenza continua hanno facilitato un più fattivo raffronto, permettendo ai discenti provenienti da diverse realtà di confrontarsi e “riflettere” sulle proprie esperienze clinico-assistenziali, apportando magari le più opportune modifiche al fine di migliorare le proprie performances, ma soprattutto i più validi ed immediati interventi di cura a beneficio dei pazienti. «Questo PDTA, come i precedenti – ha rilevato il coordinatore infermieristico Lombardo – è sinora unico in Italia nel suo genere, in ragione del fatto che i partecipanti sono tutte figure professionali operanti nelle estese aree della Medicina e della Chirurgia specialistiche. Quest’anno i docenti sono stati 37: 17 medici, 13 infermieri, 6 fisioterapisti e 1 giornalista scientifico». Un corpus in perfetta sintonia tanto da suscitare numerosi interventi da parte dei discenti, offrendo spunti per vicendevoli suggerimenti al fine di migliorare l’esercizio di una professione a fronte, talvolta, di incombenze burocratiche e gestionali dettate dall’Azienda Ospedaliera o dal sistema sanitario regionale e/o nazionale.
Le numerose relazioni, con l’ausilio di moltissime slides ed altrettanti filmati, hanno reso più pratica e “coinvolgente” la partecipazione dei discenti soprattutto per quanto riguarda la sfera delle medicazioni post-chirurgiche, come pure quella relativa alla riabilitazione logopedica e fonatoria per i pazienti che hanno subito l’asportazione della laringe e delle corde vocali. Non meno importanti, a cura dei tutor Lombardo e Fontana, le lezioni dedicate all’atto preparatorio del paziente: dal suo ingresso per il ricovero sino alle dimissioni, “istruendolo” con dettagliate spiegazioni e con l’ausilio di esempi pratici per l’autogestione, ad esempio, della propria stomia. E altrettanto significativo è stato il loro punto fermo sull’importanza del supporto psicologico che, ben impostato, favorisce l’accettazione della diagnosi e della cura e quindi di una buona compliance da parte del paziente. È indubbio che il progresso incalza sia per l’approccio alla tecnologia che per il perpetuarsi di incontri, ancorchè favoriti da organizzatori e progettisti come Imelda Tesini che da anni si dedica in questo ambito con determinazione e i cui obiettivi, a mio avviso, trovano sempre adeguati riscontri di condivisione e nei risultati. Anche quest’anno lo staff organizzativo ha inserito nell’area docenti anche chi scrive, in qualità di giornalista, per portare un “contributo” all’informazione medico-scientifica, evidenziando nel contempo alcuni aspetti dal punto di vista artistico e culturale che, se recepiti e attuati dal paziente oncologico, possono favorire in qualche modo una sorta di “dinamismo intellettuale”, per contrastare un “nemico” che non è intellettuale… Ho concluso il mio intervento affermando che per gli operatori sanitari e del sociale in ambito ospedaliero, quando hanno a che fare con le persone che soffrono, non è soltanto un lavoro o di mera solidarietà ma è anche un privilegio…! E a questo proposito non è mancata la testimonianza di alcuni pazienti, ritornati a quella “integrità” di vita relazionale, rappresentati dalla Associazione Italiana Laringectomizzati (AILAR – Onlus) che da anni segue i propri associati nelle loro necessità. Non a caso presidente il dott. Maurizio Magnani, eminente clinico ORL di Piacenza, anch’egli ex paziente laringectomizzato. La sede dell’AILAR è a Milano in via Friuli 28 – Telefono 02/5510819; 02/54130836 – E-mail: info@ailar.it
Nelle foto di Mario Grosso: in alto l’inaugurazione del Corso, in basso i discenti alle fine del Corso.