Nascono i tatuaggi hi-tech per controllare lo stato di salute del paziente
Se prima potevamo decidere di tatuarci per semplici motivi estetici, ora sarà possibile farlo anche per motivi di salute. Si deve all’Italia, per essere più precisi agli studenti dall’Istituto italiano di Tecnologia (Iit) dellll’ Università Statale di Milano e alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa l’invenzione di tatuaggi ultra-moderni che contribuiranno al regolare controllo del nostro stato di salute. Questi nuovissimi tatuaggi hi-tech saranno provvisti di nano-elettrodi i quali saranno installati sulla nostra cute attraverso un inchiostro che adopera delle sostanze organiche completamente compatibili con la pelle e in grado di emettere segnali elettrici. Attraverso uno specifico gel conduttore questi tatuaggi saranno in grado di monitorare il nostro corpo per circa 3 giorni di seguito senza alcun problema e questo potrebbe risultare molto utile, ad esempio, per chi dovesse sottoporsi a degli elettroencefalogrammi molto lunghi.
I ricercatori auspicano che i tatuaggi vengano presto messi a disposizione di tutte le persone che necessitano di un monitoraggio continuo delle funzioni vitali (per esempio battito cardiaco, respirazione, elettroencefalogramma ecc). Per fortuna già alcune aziende del settore si sono dimostrate interessate al progetto: ««stiamo attualmente lavorando con loro per far divenire i nostri tattoo dei veri e propri prodotti, disponibili sul mercato», ha dichiarato Francesco Greco dell’università austriaca di Graz. I ricercatori ci tengono a precisare che il prodotto che verrà commercializzato sarà a basso costo, semplice da applicare e, nel caso, potrà essere eliminato facilmente con acqua e sapone.
«Il nostro obiettivo per il futuro è continuare a fare ricerca per realizzare elettrodi tatuabili wireless con transistor integrati, per avere recezione e amplificazione del segnale nello stesso dispositivo», spiega Laura Ferrari, dell’Istituto di Biorobotica della Scuola Sant’Anna. Secondo Christian Cipriani, direttore dell’Istituto “l’obiettivo è di semplice realizzazione se si tiene conto delle collaborazioni che abbiamo avviato” così come ha dichiarato. Infine, «con i nuovi elettrodi potremo registrare segnali elettrofisiologici sulla pelle dei pazienti e degli atleti per lunghi periodi e senza intralciare o impedire le normali attività. Nel caso di pazienti che devono sottoporsi spesso a questo tipo di esami o essere monitorati in maniera continuativa, crediamo sia un bel vantaggio», conclude Paolo Cavallari, dell’Università Statale di Milano. Quel che è certo, infine, è che la biorobotica sta investendo molta attenzione sull’industria dei tatuaggi per questo, nei prossimi anni, sorgeranno sicuramente delle “tecnologie tatuabili” sempre più interessanti.
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Lorenzo Toninelli