Poker: il diritto al gioco e la tutela dei minori

Nel poker, così come nel gaming live, esistono diverse sfumature che devono necessariamente coesistere e, senza entrare nei dettagli della nostra normativa che risulta comunque essere la più completa e garantista d’Europa, almeno due posizioni vanno sottolineate. Da un lato esiste infatti un diritto o, meglio, una posizione di aspettativa nei confronti delle Autorità, che possono vantare i privati e che riguarda la liberalizzazione e l’accesso al gioco; dall’altro lato esiste ed è preponderante la necessità che questa aspettativa si adatti all’esigenza di tutelare i minori e le fasce più deboli della popolazione.

Molta strada è stata fatta all’interno del settore del poker online che , grazie alla regolamentazione introdotta dall’Aams, Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, risulta attualmente estremamente sicuro e controllato. Poker room come Pokerstars sono anche direttamente intervenute a sostegno di tutte le iniziative dell’Autorità per implementare questa tutela e cooperare per far emergere nuovi strumenti di controllo degli utenti per quanto riguarda il poker online. Permangono invece diverse difficoltà nel settore live che, nonostante l’impegno delle Forze dell’Ordine e dell’Amministrazione stessa, risente della presenza di un forte sommerso.

Ecco dunque gli interventi delle amministrazioni Comunali volti a limitare l’eccessivo proliferare delle sale gioco in zone particolari delle grandi città ma anche i provvedimenti per chiudere le stesse anticipatamente o gli obblighi imposti ai gestori di esporre all’interno delle sale gli indirizzi dei centri preposti al controllo della Ludopatia. Si tratta di provvedimenti che mirano a coniugare proprio queste due esigenze; la voglia di evadere attraverso il gioco e di accedere a questi spazi facilmente e la necessità che i giovani vengano strettamente controllati nel loro avvicinamento al settore del gioco.

Le misure prese dalle Giunte Comunali hanno fino ad’ora incontrato l’assenso dei cittadini ed il plauso dell’Unione Europea che considera la regolamentazione Italiana come il modello da seguire per migliorare la forme di tutela internazionale. Indubbiamente il gioco deve far parte della vita di tutti i giorni e lo Stato Italiano ha sempre agevolato questa forma di intrattenimento ma è altrettanto indubbio che ci siano fasce di popolazione da salvaguardare; è per questo che sono al vaglio del Governo diverse misure tra le quali quella relativa all’inserimento della Ludopatia all’interno delle prestazioni fruibili attraverso il SSN che potrebbe modificare l’approccio stesso al gioco.

In ogni caso tutela e “diritto allo svago”, soprattutto attraverso le moderne tecnologie, vanno coordinate in moda da sostenere entrambe le esigenze vagliando tutte quelle possibilità normative che contribuiscano a creare un equilibrio quasi perfetto tra queste due spinte. La strada è ancora lunga ma gli interventi vanno presi in fretta visto che il gaming online ed il gioco live raccolgono un bacino d’utenza che aumenta ogni giorno.

 

 

 

 

 

 

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