Precari: la Regione Sardegna non blocca il concorso per la stabilizzazione
Circa quindici giorni fa avevamo dato notizia del decreto con cui il giudice del lavoro, accogliendo il ricorso della Cgil, ha sospeso il concorso per 42 funzionari bandito dalla Regione Sardegna e finalizzato anche alla stabilizzazione dei precari. Più dettagliatamente, avevamo spiegato che la sospensione è stata disposta dal giudice in quanto questi ha dichiarato inefficace, poiché non preceduta dalla concertazione con i sindacati, uno degli atti che fanno da presupposto al bando di concorso, ossia la delibera della Giunta regionale con cui è stato aggiornato il piano per il superamento del precariato.
Poiché dall’Amministrazione non erano arrivate subito delle comunicazioni ufficiali, sul forum del sito del Ministero dell’Interno (http://www.mininterno.net/fmess.asp?idt=4453&nor=0&pag=1) qualcuno aveva avanzato dubbi sull’attendibilità del nostro articolo.
Noi, però, secondo le nostre abitudini, avevamo parlato con cognizione di causa: semplicemente, com’era del resto prevedibile, l’Assessorato al Personale ha voluto aspettare il 26 ottobre, giorno in cui aveva previsto di rendere nota la data della prova preselettiva, per informare i candidati.
Nonostante l’avviso dell’Amministrazione richiami il contenuto della decisione del giudice, non si prevede alcuna sospensione del concorso, anzi: si rinvia, per l’ennesima volta, al 14 gennaio 2011 la comunicazione della data e della sede sia della prova preselettiva che della prova scritta.
Evidentemente, la Regione – che ha presentato opposizione al decreto – è molto ottimista riguardo all’esito finale della controversia.
Tra rinvii alle calende greche e pendenze giudiziarie, dunque, i precari e tutti coloro che hanno presentato domanda per il concorso continuano a nuotare nell’incertezza.
Marcella Onnis
Incertezza? Purtroppo mi sa che c’è una sola certezza: niente più concorsi! 🙁
ma in qst mare di incertezza, la regione che dice???sarebbe utile un coordinamento dei precari sardi, magari il gruppo aiuta…
Beh, l’atteggiamento della Regione (con Giunte di entrambi gli schieramenti) è fin troppo eloquente: sono anni che sulla carta si parla di eliminare l’anomalia del precariato, ma il problema è tutt’altro che risolto. Buona parte dei precari che hanno i requisiti per la stabilizzazione sono già da tempo organizzati in gruppo e hanno come sindacato di riferimento la Cgil, però i risultati non arrivano perché la stabilizzazione è osteggiata da più parti, sia politiche che sociali. C’è infatti in corso una triste guerra tra poveri: precari con i requisiti per la stabilizzazione, precari senza i requisiti, esterni in cerca di prima o più stabile occupazione, dipendenti regionali …