Raccontonweb: “Prova d’esame” di Gianluigi Giussani

Prova d’esame

L’altra  notte  ho  fatto  un  giro  dentro  me  stesso.  L’ho  fatto  non  potendo  guardare  dentro  gli  altri  e,   sinceramente,  ne  sentivo  il  bisogno.  Ne  avevo  bisogno.

Mi  sono  subito  soffermato  a  guardare  l’interno  della  mia  bocca  da  dove,  spesso, escono  frasi  nutrite  con  cattiverie  e  falsità,  e  urla  strazianti  di  silenzio.  La  zittisco spesso  ma  non  oso  contraddire  i  suoi  lamenti.

Sono  sceso  poi  nel  fegato,  dove  mi  aspettavano  azioni  non  ancora  digerite  e  bocconi di  vento,  freddo  come  il  ghiaccio.

Da  lì  ho  salutato  il  cuore,  ma  non  ho  avuto  il  coraggio  di  fermarmi  con  lui  a  parlare. L’ho  sentito  scandire  un  ritmo  lento  e,  lentamente,  ho battuto  in  ritirata  dirigendomi verso  lo  stomaco  che  chiedeva  altro  cibo,  altro  supporto.  Parlava  di  fame  nel  mondo, e  leniva  la  sua  solidale  coscienza  con  la  pancia  piena.

In  un  soffio  son  passato  tra  i  polmoni  che  sbuffando  mi  hanno  evitato,  lasciandomi senza  fiato.

Amareggiato,  ho  percorso  l’intestino  che  mi  ha  cullato  nei  marasmi  fetidi  degli  scarti della  vita,  menzionata  sempre  con  lo  stesso  ribrezzo  e  disincanto.  Come  un vagabondo.  Un  vecchio  ormai  stanco.

Sudicio  e  puzzolente  sono  schizzato  fuori  di  me  come  i  bisogni  corporali  espulsi  dal mio  stesso  corpo.

primo piano di Gigi GiussaniAvrei  voluto  citofonare  al  mio  cervello,  ma   non  mi  avrebbe  aperto.  L’ho  smarrito  da tempo  tra  le  mille  circostanze  della  vita,  nel  destino  avverso  e  nei  pensieri  utopistici e  retorici.  Confuso  dai  discorsi  confusi,  ma  così  dannatamente  duri.  Attuali.

Solo  allora  mi  sono  accorto  di  essermi  addormentato.  Gli occhi  chiusi,  serrati,  per   non  dover  guardare  ciò  che  succede  tutt’attorno  si  sono  poi  spalancati,  attoniti,  quasi scioccati.  E  ho  sentito  un  leggero,  umido  prurito,  che  scendeva  lungo  la  guancia  e baciava  il  mio  cuscino… e  poco  dopo,  inesorabilmente,  mi  sono  riaddormentato… per ritornarmi  dentro  e  pulire,  almeno  in  sogno,  questo  male  inconfessato…

Gianluigi Giussani
Di questo autore abbiamo già pubblicato i racconti “Max”, “Onde” e “Riflessioni”

6 thoughts on “Raccontonweb: “Prova d’esame” di Gianluigi Giussani

  1. Scendere all’interno di noi stessi, sondare l’abisso, ritornare agli inferi come un Orfeo che cerca la sua Euridice e non voltarsi indietro per non perdere la desiderata e conquistata catarsi, siamo sempre alla ricerca di noi stessi e avere il coraggio di guardarsi dentro non sempre è facile perché spesso si temono Lestrigoni e Ciclopi a invadere il nostro spazio etereo. Gigi lo fa con chiarezza di cuore, con quella forza che gli deriva dalla sua connaturata semplicità di cuore e profondità di pensiero insieme alla speranza di sempre vivida luce. A volte gli incubi e i sogni più irragionevoli sono forieri di verità che non sappiamo.
    Grazie, Gigi, per questo racconto di profonda riflessione.
    Un carissimo saluto come sempre e a presto leggere e commentare.
    ciao, Lucia

  2. La vita in quanto tale è sempre una prova d’esame… e che esame!
    ciao, Lucia

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