QUALI PREVISIONI PER LA POPOLAZIONE MONDIALE?
Analizzando tutti gli aspetti negativi non si può che ipotizzare un deterioramento esistenziale con prospettive non rassicuranti…
di Ernesto Bodini (giornalista e divulgatore di tematiche sociali)
Mentre molti Paesi lottano (se ci riescono) contro la povertà, le calamità naturali e i crimini più efferati, in altre aree (seppur non sia una novità) si dà sfoggio alla ricchezza d’ogni sorta e quindi alle agiatezze. Inoltre, in alcuni Paesi, Italia compresa, c’è chi lotta sino “all’ultimo sangue” per raggiungere la vetta del potere senza riguardo per le popolazioni meno abbienti; per non parlare poi di quei Paesi in cui le guerre fratricide sono anch’esse ormai all’ordine del giorno. Sino a non molti anni fa gli statistici ed altri esperti, erano preoccupati per il vertiginoso aumento della popolazione mondiale con tutti i relativi problemi; oggi, mi pare che si stia insinuando una inversione di tendenza a causa dei moltissimi decessi quotidiani per molteplici cause: malattie, infortuni mortali sul lavoro, reati contro la persona, calamità naturali come terremoti e inondazioni, infortuni mortali stradali, decessi a causa di sport estremi, extra comunitari in fuga dai loro Paesi che periscono nel mare per raggiungere le coste italiane e altre, conflitti bellici un po’ ovunque, e con il “contributo” peggiorativo del calo delle nascite, etc. Nel contempo si parla di far diventare una realtà tecnologica (ed altro) la cosiddetta intelligenza artificiale (I.A.) che, per quanto mi risulta, pochissimi (me compreso) hanno idea di cosa si tratti nella concretezza. È comunque un dato di fatto che siamo entrati nell’era della robotizzazione applicata all’uomo nel senso più stretto del concetto, ovvero, stanno per nascere (e diffondersi) i primi umanoidi, la cui applicazione prima o poi sostituirà i rapporti umani in toto. E ci meravigliamo se si va sempre più incrementando la tanto deprecata disumanizzazione? Verrebbe da dire che il cervello umano servirà soltanto ad inventare elementi che lo sostituiranno, di conseguenza bisognerà modificare ogni pensiero e concezione riferiti alla Persona in quanto tale. Ora, supponiamo di dare per scontato che le origini dell’umanità facciano parte di un “Disegno Divino”, ma da come si evolve la stirpe è come voler contrastare quell’immenso potere soprannaturale, e nel contempo disconoscere la maestosità del Creato che pur una origine avrà avuto, anche se tale è il primo dei misteri dell’esistenza umana. Io credo che i saggi e gli studiosi che ci hanno preceduto abbiano studiato e cercato di capire le nostre origini, magari partendo dal “valutare” il pensiero dei propri simili, ma per quanto profonde siano state le loro riflessioni e considerazioni, nessuno di loro ci ha tramandato uno scorcio di verità… È pur vero che nel corso dei secoli molti esseri umani si sono evoluti in tutti i sensi, a volte anche fin troppo…, ma è altrettanto vero che nessun traguardo appagante è stato raggiunto, perché nemmeno i due estremi della vita (nascita e morte) hanno dipanato la matassa… E come se non bastasse, anche la sofferenza fisica e psichica sono elementi di “disturbo” ma in qualche modo necessari perché, diversamente, si rasenterebbe l’assurdo della perfezione umana; concetto, questo, che sicuramente non rientrava in quel “Disegno Divino” cui ho fatto cenno. Il fatto stesso che sino ad oggi l’Umanità abbia conosciuto svariate migliaia di malattie diverse (molte delle quali caratterizzate da una non logica concettuale e tanto meno di accettazione), a mio avviso sta a significare che è impossibile non concepire (per noi cristiani) un minimo di Fede, e con essa i molteplici casi che dalle origini assurde si sono tramutati in razionalità. Mi riferisco in particolare alle tantissime azioni strabilianti compiute dagli esseri umani in vita, ed altrettante post mortem, ossia i miracoli (per chi ci crede). A questo riguardo si può credere o non credere, ma in ogni caso non si possono negare i molti esempi di “rinascita” fisica e interiore. Ma tornando agli esseri umani che prima creano, procreano e poi distruggono e sopprimono, non credo che né la Filosofia e né la Teologia possano favorire uno spiraglio di comprensione, e proprio per tutte queste ragioni a mio modesto avviso sarebbe bene che ciascuno rifletta su sé stesso, e magari faccia ammenda ogni volta che sia turbato dal perché della propria esistenza! Un’ultima osservazione: da tempo c’è l’ambizione di scoprire la eventuale possibilità di poter vivere sulla Luna o su Marte, ma io credo sia inutile sprecare risorse (ingenti) in tal senso, piuttosto che migliorare la vita su questa Terra. E se scoprissimo che su quei pianeti esistono altre forme viventi, probabilmente noi terreni avremmo da ridire anche con loro…