Quando il “tocco armonico” non è solo letteratura
Dedicata a una metodologia di cura e benessere, “Tocco Armonico: il massaggio lento” è un’opera letteraria dalle molteplici aspettative.
di Ernesto Bodini
(giornalista scientifico)
Avvicinarsi alla lettura è sempre un momento di ricchezza e talvolta anche di conforto, in quanto appaga la sete del sapere ed arricchisce lo spirito. Ma quando si tratta di una lettura che in qualche modo riguarda le filosofie orientali, il coinvolgimento può essere ulteriore e in particolare se l’argomento è dedicato alla salute. Recente è la pubblicazione del volume “Tocco Armonico: il massaggio lento” di Enzo d’Antoni e Erika Mainardi (Ed. Amrita, 198 pagg., € 15,00), presentato nei giorni scorsi a Torino nella libreria Arethusa. È un piccolo capolavoro non solo letterario, ma anche il frutto di una lunga ricerca che i due autori (ambedue infermieri e body worker) hanno compiuto in questi ultimi anni, “ispirati” e al tempo stesso sostenuti da una profonda cultura e dalla reciproca esperienza professionale sul campo: presso il Servizio Ser.D dell’Asl To5 di Moncalieri (To), lui, e presso il Servizio di terapia antalgica e cure palliative della A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino, lei. Il volume (presente in questi giorni anche al Salone del Libro di Torino) rappresenta uno dei tanti modelli delle Medicine Complementari e Terapie Integrate focalizzando in primis il “binomio” mente-corpo, avendo cura di guidare il lettore con alcune nozioni di anatomia e fisiologia, per poi estendere un’ampia descrizione di questa disciplina, ossia l’applicazione di una tecnica raffinata che non solo è fruibile da chiunque ma la si può anche insegnare.
Quest’opera, realizzata con la prefazione di Rossana Becarelli, presidente della Rete Euromediterranea per l’Umanizzazione della Medicina, e di Simonetta Bernardini, presidente della Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata, è una sorta di estremo orizzonte per il trattamento di molteplici patologie, come ad esempio il dolore cronico non più rispondente a quello che noi consideriamo l’estremo rimedio farmacologico come la morfina e, affidandosi al “Tocco Armonico” di Enzo e Erika (ma anche di altri operatori che ne hanno acquisito da loro la tecnica), il paziente quasi sempre trova giovamento, sollievo… Oltre a rilevare la consistenza dell’efficacia nel trattare il dolore, il lettore trova ulteriori spunti e approfondimenti in quanto il concetto di dolore comprende ulteriori aspetti quali ricordi, simboli, memorie analizzati dai due giovani scrittori, dando risalto non solo al massaggio lento in quanto tale, ma anche a quel necessario “conforto” supportato da una complessa casistica, elemento forte per una sorta di rivisitazione di una medicina che diventa sempre più olistica e quindi più integrata. «Non ci può essere un corpo scisso dalla mente e viceversa – sostiene la dottoressa Becarelli –, dentro di noi c’è molto di più, una parte che sappiamo ben identificare in psiche, spirito, anima; e questo il Tocco Armonico lo rivela poco alla volta…».
Una terapia non aggressiva e non invasiva fruibile da chiunque proprio perché dentro di noi ci sono riserve infinite di benessere; una sorta di maieutica, ossia la capacità operativa di attivare processi di trasformazione e apprendimento basati sulla motivazione interna, con la quale si riesce a sostenere il benessere potenziale di ognuno, ma anche a ritrovare quel giusto rie-quilibrio psico-fisico magari accompagnato dalle vie della memoria e mantenerlo nel tempo. La ricca esplorazione di questa metodica trova la sua giusta collocazione soprattutto laddove la sofferenza e il disagio interiore tendono ad avere il sopravvento ma che operatori sempre più coinvolti e addestrati si prefiggono di contenere con il loro “tocco lento e armonioso” nel rispetto della medicina tradizionale, lasciando al tempo stesso le porte aperte a questa filosofia culturale e terapeutica proprio perché piena di promesse e di non… false aspettative.