RaccontOnWeb: “Milo” di Gigi Giussani
Milo
Milo é piccolo ed estremamente intelligente.
Guarda con interesse e curiosità ogni cosa.
Le formiche che marciano in fila indiana come soldatini in guerra.
Le nuvole che si fermano, passano e ancora si fermano.
Chissà che cosa avranno da fare?
Guarda la mamma che, con metodo,
stende la biancheria appena lavata,
mentre il vento, dispettoso, scuote le magliette che pare
abbiano ancora voglia di correre.
Milo si guarda le manine sporche che ha immerso
nel fango di una pozzanghera in strada,
e, come fosse inchiostro, con le dita ha scritto il proprio nome
sul muretto dirimpetto casa.
Poi, come ipnotizzato, con la bocca aperta ed un filo di bava
che vuole evadere, vede una grossa lucertola nera
con dei puntini gialli, sostare sullo stesso muretto,
ormai cotto dal sole.
Lei lo fissa come a dire: “Ciao. Piacere”, per poi schizzare
come un fulmine dentro ad una
delle crepe di cemento nascoste dall’erba alta.
“Milo”. “Miloooo”. La mamma, rientrata in casa, lo chiama e lui, senza distogliere lo sguardo,
cammina lentamente all’indietro proprio come fanno i gamberi, anche se ancora non lo sa,
e zitto zitto varca la soglia di casa mentre
la calura pomeridiana lascia il posto ad una
leggera brezza estiva, che abbraccia la sera per portarla a ballare.
Ma questa é un’altra storia che vi dovrò raccontare…
(Grazie a Beatrice Mogetta per un piccolo, prezioso aiuto)
Gigi Giussani
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