Realizzato in Sardegna il 200° trapianto di fegato
Nel suo bel romanzo Lo stato della anime, Giorgio Todde narra di un paese di nome Abinei in cui ad ogni nuova nascita segue sempre un decesso, conservando nel tempo inalterato il numero di abitanti. Questa terribile legge sembra talvolta valere anche nella vita reale e accade magari che, per una assurda beffa del destino, in una stessa famiglia, un bimbo nasca e una settimana dopo il suo giovane papà lasci questo mondo.
Ci sono volte in cui, però, questo conto a somma zero ha invece un risvolto positivo: accade quando una vita si spegne ed un’altra – grazie al “miracolo” della donazione degli organi e al trapianto che quest’ultima rende possibile – si riaccende.
Questo miracolo si è ripetuto anche ieri all’ospedale “G. Brotzu” di Cagliari, dove grazie a un unico, giovane donatore sono stati realizzati ben cinque trapianti. Ogni intervento è sempre più di un numero, non solo perché nella sala operatoria è in ballo il destino di una persona, ma anche perché l’équipe medica ha la responsabilità di dover preservare “il senso di un dolore”: la donazione – questo grande gesto d’amore – è, infatti, un modo – forse l’unico – per dare significato ad una perdita, per far sì che tutto il dolore provato da chi rimane non risulti vano. Così ci fa pensare anche la testimonianza di Paola e Alberto Deiana, due genitori che nel febbraio 2004 hanno perso la loro figlia Elisa, ma che, con quest’atto di generosità, hanno ridato speranza a quattro persone e trovato in tutti i trapiantati tanti nuovi “fratelli”.
Gli interventi di ieri, però, sono speciali per due motivi. In primo luogo, tra questi vi è il 200° trapianto di fegato realizzato in Sardegna nell’arco di otto anni (il primo fu possibile proprio grazie ad Elisa Deiana). In secondo luogo, proprio il giorno prima, a Cagliari, è stata celebrata, per la quarta volta, la Giornata regionale del donatore: è questo dunque il modo migliore per chiudere idealmente e in modo significativo questa importante e toccante celebrazione.
Nella foto, inviataci dall’associazione Prometeo Aitf Onlus, un momento della “Giornata regionale del donatore”
Preghiera dedicata al donatore
Signore, grazie perché attraverso il Tuo amorevole ed imperscrutabile intervento mi hai consentito di incontrare, in un momento molto critico della vita, la gran generosità di un ANGELO che, superando la morte, ha fatto dono della sua stessa carne affinché io ed altri come me potessero continuare ad amarti e lodarti.
Signore, quel gesto d’amore mi ha fatto rinascere a nuova vita consentendomi di proseguire il mio cammino.
SIGNORE, ti prego dal più profondo del cuore di accogliere quell’ANGELO nel TUO REGNO fra i SANTI.
Consola, o SIGNORE, i Suoi famigliari che pur avendo perduto una persona cara, hanno acquistato l’amore e la riconoscenza di noi, altri figli che con le nostre preghiere con il vivere bene, non mancheranno mai di esprimere il nostro umile……….GRAZIE
Don Giuseppe Todde
una preghiera e un grazie a tutti questi angeli.