Rebecca Sharrock e l’Ipertimesia, malattia rara che acuisce la memoria autobiografica
Il cervello umano è ancora una grande incognita per gli scienziati malgrado tutti i progressi scientifici a cui siamo arrivati fino ad ora. Nonostante tutte le apparecchiature moderne e le invenzioni del 21esimo secolo ci sono molti aspetti della nostra mente che ci risultano ignoti ed uno di questi è la memoria. La capacità di ricordarsi eventi, persone o dettagli differisce da persona a persona e sembra che sia una capacità che si sviluppa maggiormente in alcuni soggetti che in altri fin dalla nascita.
Sicuramente il caso più eclatante è quello dell’Ipertimesia, di cui sono affette solo 60 persone nel mondo.
Una di queste si chiama Rebecca Sharrock, è una giovane ragazza australiana alla quale i medici hanno diagnosticato l’autismo e che, solo insieme ad altre 59 persone nel mondo, ha delle capacità mnemoniche eccezionalmente sviluppate, infatti, si ricorda quasi gran parte di tutti i giorni della sua vita.
La giovane Rebecca ha raccontato di questa sua capacità nel suo blog, descrivendo accuratamente tutto quello che questa abilità comporta nella sua vita. “Il primo ricordo che riesco a datare risale a quando avevo solo dodici giorni. I miei genitori mi avevano messo in macchina sul sedile del guidatore (idea di mio padre) e mi avevano fatto una foto. Da neonata quale ero, ero incuriosita dal sedile e dal volante, ma, a quell’età, non ero ancora in grado di alzarmi e di esplorare”, si legge nel blog.
“È vero, sono una delle 60 persone nel mondo che si distinguono per avere una memoria insolita, chiamata HSAM o Highly Superior Autobiographical Memory. Per questo mi è impossibile dimenticare anche un solo giorno della mia vita: rivivo costantemente il passato nei dettagli. Chi di noi ha questa HSAM non è solo: molte delle persone con cui sono entrata in contatto hanno ricordi risalenti a prima dei quattro anni, si ricordano, ad esempio, l’arrivo di un fratellino o un compleanno o un Natale” racconta la giovane sempre nel suo blog.
Inutile dire che il caso di Rebecca Sharrock e delle altre persone affette dalla HSAM ha molto incuriosito gli scienziati di tutto il mondo che sperano di poter studiare più a fondo questa abilità magari per arrivare a conclusioni importanti sul funzionamento del cervello umano.
“C’è così tanto che dobbiamo ancora scoprire sul funzionamento del cervello e dei ricordi – scrive sul blog -. Al momento mi trovo coinvolta in due diversi studi scientifici, uno con la University of California, Irvine, l’altro con la University of Queensland. Il proposito di entrambi non è quello di omaggiare i partecipanti con soldi e attenzione. L’unico scopo è quello di trovare risposte sul funzionamento della memoria, trovare qualcosa che possa aiutare le persone, giovani e anziane, che soffrono di demenza e di Alzheimer”.
Huffingtonpost.it
Lorenzo Toninelli
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