“Rifugi d’aria: BORDER”, festa di comunità a Belmonte Calabro
Tre giorni per contaminare e contaminarsi, riflettere e condividere pratiche virtuose di biodiversità culturale, che abbiano al centro della discussione l’importanza, il ruolo e la sopravvivenza delle comunità.
Questo e tantissimo altro ancora attraverserà dal 21 al 23 ottobre il centro storico ed alcune frazioni di un piccolo borgo sulla costa tirrenica calabrese: Belmonte, grazie a rifugi d’aria: BORDER; progetto promosso da Ex Convento che progetta, organizza eventi, residenze creative e laboratori didattici, mixando cibo, teatro, musica, in collaborazione con il Comune di Belmonte Calabro e il patrocinio di Matera2019 capitale europea della cultura.
In uno spazio tra mare e montagna, creare un ecosistema creativo che interpreti la condizione “border” di chi opera ai margini dell’omologazione culturale, creando set di confronto ed esperienze performative da co-progettare con chi crede che la biodiversità culturale possa esprimere il futuro strategico del Paese nel suo complesso.
CONCEPT
rifugi d’aria: BORDER è una festa di comunità.
Talk, laboratori, performance, walkabout, che hanno come focus il tema “border”, il confine, come tratti costitutivi ma non necessariamente discriminatori delle aree interne del territorio nazionale.
Il margine non solo come delimitazione geografica e privazione di inclusione sociale ma al contrario come prospettiva di incontro e continuo scambio culturale.
Quali sono le condizioni di salute oggi delle comunità, le possibili visioni, le buone pratiche che l’attraversano o che potrebbero attraversarle?
PROSPETTIVE
BORDER è un progetto a lungo termine, che ha come finalità la costituzione di un cantiere culturale in cui ricercare e perseguire occasioni di discussione e di costruzione.
Lo faremo attraverso teatro, musica e performing media, attivando diversi momenti di confronto con personaggi significativi del panorama nazionale che hanno lavorato sull’innovazione sociale e la progettualità culturale nelle piccole comunità.
Parafrasando Cesare Pavese, un paese ci vuole, ma soprattutto un paese c’e’ già.
PROGRAMMA
Tre giornate ricchissime attraversate da un approccio multidisplinare e focalizzate su un concept specifico, che è quello del “border”, tema che viene profondamente indagato negli incontri, esplorato nei set artistici.
Si parte il 21 ottobre alle 11:00 con un workshop su videostorytelling per il rural marketing a cura di Pensiero Meridiano e a seguire alle 16.00 lab su il performing media storytelling per lo sviluppo glocal tenuto da Carlo Infante per Urban Experience. In chiusura la proiezione del docufilm Triokala del regista agrigentino Leandro Picarella.
La mattinata e il primo pomeriggio di sabato saranno interamente dedicati ad esperienze di WALKABOUT, esplorazioni partecipate con sistemi di whisper radio a cura di Carlo Infante e Massimo Ciccolini per Urban Experience che coniugano una cosa semplice come la passeggiata con una complessa come il brainstorming nomade, grazie a format di performing media come l’uso di whisper-radio (il sistema di comunicazione via etere usato dalle guide turistiche e reinventato in questo caso per attivare conversazioni ludico-partecipative) e gli smart-phone (usati per trarre dal web repertori audio da ascoltare nella trasmissione radio e al contempo per rilanciare nel cloud del web, foto e tweet da pubblicare sui social media, nonché per navigare nelle mappe interattive del geoblog che traccia i percorsi). Quello che ne uscirà fuori saranno dei veri e propri radio-walkshow , che rappresentano una risposta politica-poetica al dominio dei talk show televisivi.
Alle 17:00 a seguire confronti e tavoli di lavoro; i talk dal titolo Un paese c’è già: nuove margininalità, con interventi e relazioni di Carlo Infante, Consuelo Nava, Emmanuele Curti, Francesco Lesce, Giuseppe Mangano e Leandro Pisano e Amministrare borderline o non amministrare? Dal basso per produrre nuove pratiche? con il sindaco di Sant’Alessio di Aspromonte Stefano Calabrò.
Infine la performance teatrale In bocca al lupo – ovvero l’uomo nero arriva dal mare a cura di Piccola Compagnia Palazzo Tivoli e in concerto alle 22:30 la Fanfara Station che saranno proprio in residenza creativa presso l’Ex Convento dal 19 al 23 ottobre 2016.
Domenica 23 ottobre, nella frazione di Santa Barbara largo spazio al confronto fra realtà comunitarie e culturali virtuose, che da anni operano azioni di valorizzazione dei borghi calabresi attraverso proposte artistiche efficaci, capaci di dialogare con la contemporaneità del presente senza mai dimenticare il tessuto tradizionale.
Un talk dal titolo Vecchie e nuove feste con festival quali Radicazioni, Joggi Avant Folk, Felici e Conflenti, Cleto Festival. Si chiuderà con un pranzo comunitario in collaborazione con le associazioni locali, La Rivoluzione delle Seppie, i richiedenti asilo politico del CARA di Amantea.
Fonte Daccapo Creative Agency – Ufficio stampa Ex Convento
Nella foto “Coltivatori di musica”, illustrazione di Sara Fratini