Ringraziamenti al personale dell’Hospice “Casa della Salute Regina Margherita” di Castelfranco Emilia
Il “coccodrillo” come si dice in gergo giornalistico per la morte di qualcuno di famoso e importante: un personaggio del mondo dello spettacolo, della cultura, un politico, tanto per fare qualche esempio, per Danilo Zoccolante non era pronto. Danilo non era un personaggio famoso, ma importante questo sì, per sua moglie Anna Maria, per i parenti tutti, compresa la scrivente, per gli amici e per i clienti del suo bar “L’8 Café ” di Vignola. Danilo, che era nato a Campli nel 1960, ci ha lasciato domenica 23 giugno, alle 7 di mattina, assistito fino all’ultimo dalla moglie che come noi, ancora, non era pronta a lasciarlo andare. Nessuno è mai preparato alla dipartita di una persona cara, anche se questa, proprio come Danilo, soffriva ormai da 4 anni. Avevamo cenato insieme una settimana prima, a casa sua, e avevamo riso e parlato anche se lui faticava a trovare le parole e spesso annuiva soltanto, perché quelle maledette parole non venivano fuori, la malattia che non gli ha dato scampo gli bloccava il centro del linguaggio e non solo, purtroppo. Queste poche righe, però, oltre a ricordare un uomo tanto amato da tutti noi, servono a ringraziare il personale dell’Hospice “Casa della Salute Regina Margherita “di Castelfranco Emilia che si è adoperato in modo encomiabile per lui, con dedizione e competenza affinché potesse vivere con dignità gli ultimi giorni della sua vita. Oltre ad intervenire per lenire con i farmaci i dolori sempre più forti di Danilo, è stato consentito ad Anna Maria di dormirgli vicino e di portare i suoi cani per un ultimo saluto. Queste delicatezze verso un paziente e i suoi cari hanno un valore incommensurabile, perciò ringraziamo sentitamente tutti voi per le cure e le attenzioni che andavano ben oltre le mansioni professionali e che non saranno mai dimenticate, prestate al nostro congiunto. (F.L.)