Ritorno alla Casa dei trapiantati a Soleminis (CA)
All’incirca un anno e mezzo fa abbiamo visitato per la prima volta la Casa dei trapiantati di Soleminis (CA), la struttura che l’associazione Elisa Deiana onlus sta costruendo per ospitarvi trapiantati, trapiantandi e loro familiari. Quasi tre mesi fa vi abbiamo, invece e purtroppo, dovuto raccontare del furto di rame con cui qualcuno ha profanato questa Casa, nata per realizzare un grande sogno di Elisa, la giovane donatrice di organi cui è intitolata l’associazione. Per questo siamo voluti ritornare a Soleminis: per raccontarvi i progressi realizzati in questi mesi, nonostante questo brutto episodio e tutti gli altri ostacoli che il progetto incontra, primo fra tutti la difficoltà di reperire i fondi necessari.
Arrivati sul posto noto subito un bel giardinetto con le panchine, “sorto” accanto ad uno dei lati di quella che per tutti è la Casa di Elisa. Poi, rivolgendo lo sguardo tutto intorno, penso che la mia memoria stia perdendo seriamente colpi: nella zona accanto all’edificio ricordavo il vuoto e invece davanti a me vedo diverse case in costruzione e alcune persino ultimate. A tranquillizzarmi, poco più tardi, è Paola Deiana, mamma di Elisa: al tempo della nostra prima visita questi immobili effettivamente ancora non c’erano. “Stanno costruendo qui anche degli amici di Elisa”, mi dice. Sorridiamo entrambe e non c’è bisogno di spiegarne il motivo.
La casa ora è intonacata e sembra ancora più grande; le tubature sono già state installate e ricoperte con il cemento; è stato previsto un bagno accessibile alle persone con disabilità; i punti luce sono già stati predisposti e i danni riportati durante il furto di rame (in una delle stanze e su uno dei lati esterni dell’edificio) sono già stati riparati. La novità che per prima salta all’occhio, però, è il bel muro esterno, che protegge l’edificio ma non impedisce a chi è fuori di ammirare questo sogno che diventa realtà e a chi è dentro, al piano terra, di godersi il panorama (che oltre a tanto verde comprende anche vari animali tra cui alcuni bei cavalli) e di salutare i passanti.
Paola e suo marito Alberto, complice l’amico e socio della onlus Lino Consonni, si prendono bonariamente in giro per le tante e tante ore che Alberto vi trascorre (d’estate spesso vi si reca all’alba, ancor prima dei muratori), per il perfezionismo di Paola che vuole che ogni dettaglio sia realizzato con estrema precisione e per il loro continuo fantasticare su come arredarla. Ma l’immaginazione è una “malattia” contagiosa e anch’io vedo già stendini nel cortiletto al piano terra, tra il muro della casa e il muro di cinta, dove Paola, invece, vede un tavolino con sedie per ogni stanza e i suoi ospiti. Poi immaginiamo insieme il giardino, la reception arredata e presidiata, un tavolo con un pc nella sala principale, gli armadi a muro (compreso quello alto alto per il ripostiglio), le tv nelle stanze, i quadri che orneranno le pareti, il grande mosaico raffigurante il logo dell’associazione che Alberto intende realizzare …
Oggi è facile pensarla operativa, questa struttura, ma – ricorda Paola – quando hanno iniziato a parlarne, nessuno credeva alla loro idea. Hanno capito che quella che etichettavano come follia sarebbe diventata realtà quando hanno visto la posa della prima pietra.
Quanto manca a vederla finita? Io quanto loro vorrei che la risposta fosse entro l’anno, ma dobbiamo tornare alla realtà, che fa a pugni con i desideri: Alberto pensa che la struttura non sarà operativa prima del 2015. Perché? Perché per terminare i lavori occorrono almeno altri 150 mila euro, non esattamente pochi spiccioli. Con il 5 per mille (leggi 4 per mille scarso, visto lo “scippo” operato dallo Stato ai danni dei beneficiari e dei contribuenti) l’associazione sta raccogliendo molti fondi, ma non bastano … così come non bastano gli alloggi che la città di Cagliari offre a coloro che si recano in città per le visite prima e dopo il trapianto e ai loro accompagnatori. Tifare per loro chiaramente non basta, per cui se volete sostenere economicamente un progetto valido e realizzato da persone serie e oneste, questo merita tutto il vostro appoggio. Trovate le informazioni, i recapiti e le coordinate dei conti dell’associazione sul suo sito: Elisa Deiana onlus
Le foto sono di Giuseppe Argiolas, presidente della Prometeo Aitf onlus
Brava Marcella nel descrivere questi grandi passi avanti compiuti dalla Assocaizione Elisa Deiana nel completare la Casa che sarà utilizzati dai futuri trapiantati e trapiantadi.Grazie