Sabato a Firenze nuovo appuntamento con la IV edizione del concorso di monologhi teatrali “UNO”
Dopo la vittoria della pratese Cristina Arnone (nella foto) con le divagazioni femminili di “Congelata” di Silvia Calamai nella prima serata, prosegue al Teatro del Romito di Firenze la quarta edizione di UNO Concorso Monologhi.
Sabato 15 marzo alle 21 salgono sul palco di Via del Romito 10, Michele Comite, Alice Attala, Gila Manetti, Matteo Sanna, Michele Palmiero, Marina Coli e Giulia Rupi che sottoporranno il loro monologo al giudizio del pubblico ed alla giuria composta dai critici teatrali Gabriele Rizza, Gherardo Vitali Rosati e Tommaso Chimenti.
Per i primi due della serata la possibilità di partecipare alla finale del 29 marzo davanti ad una qualificatissima giuria di direttori artistici di teatri fiorentini, quali il Florida , La Limonaia , il Lumière e altri.
Biglietti 10 / 8 prenotazioni al 342 8419128 (anche con sms) .
PROGRAMMA SALA 15 MARZO
PRIMO TEMPO
1. MICHELE COMITE ( Trento )
LA SIGNORA MARIA di Ila Covolan Regia di Laura Curino 10’
Tratto dai monologhi ” Alterati” di Ila Covolan, la signora Maria racconta la storia di una donna,” di carattere”, come ama definirsi lei, con il sogno di diventare la prima ragazza geometra della sua citta’ . Il maschilismo, il sessismo presente nella sua sognata professione, condizioneranno non solo le sue scelte lavorative ma anche la sua intera esistenza.
2. ALICE ATTALA (Rimini)
RANA PLAZA di Anil Regia di Alice Attala 15’
Ispirato ad un fatto di cronaca avvenuto in Bangladesh, Rana Plaza racconta il crollo di una fabbrica tessile attraverso gli occhi di una giovane lavoratrice che rimane coinvolta nell’evento.
3. MATTEO SANNA (Varese)
IO NON GUARDO di Matteo Sanna Regia di Matteo Sanna
Lui vive la propria vita osservando la finestra di Lei. Lui è ormai una statua immobile che ogni giorno ripete il rito del guardare, disperare ed attendere; Lei è la rondine che si posa e finge di non notare il suo sguardo. L’ossessione è il legame.
Lui e Lei non si incontreranno mai.
4. GILA MANETTI (Firenze)
GINACEO di S. Manetti Regia di Gila Manetti 14’
Gina parla da sola, eppure non è mai sola, ha un condominio interiore che ha opinioni differenti e la confonde, la rende estranea al mondo e indecisa sul da farsi a ogni passo.
SECONDO TEMPO
1.GIULIA RUPI (Arezzo)
HO SOLO SMESSO DI ABBRACCIARLO di Giovanni Anzaldo Regia Giuliano Scarpinato 10’
La gestazione, la nascita di un bambino sono fenomeni primitivi che una donna vive quasi inconsapevolmente. Per nove mesi e per quelli successivi al parto, accudisce un piccolo essere come se l’avesse sempre saputo fare, come se il processo fosse una tappa prescritta nel corpo femminile. Possiamo condannare, però, chi vive quel periodo come deformità e abbruttimento, come un’aggressione, una vera e propria intromissione fisica?
2. MICHELE PALMIERO (Lecce)
IL RITORNO DI GIESU’ di Michele Palmiero Regia di Michele Palmiero 15’
Il Ritorno di Giesù è un testo che affrontra, con taglio ironico, il rapporto che hanno gli uomini con la fede. Che cosa succederebbe se il figlio di Dio, dopo 2000 anni di assenza, si decidesse a scendere nuovamente sulla terra”?
3. MARINA COLI (Reggio Emilia)
IRONIA DELL’ABBANDONO di Marina Coli Regia di Marina Coli 15’
Il tema dell’abbandono e delle sofferenze in amore non subisce invecchiamenti. Il monologo racconta con piega ironica della possibilità di sopravvivere alle delusioni d’ amore con leggerezza.