San&Remo 2011: Noi l’abbiamo visto così! La Semifinale

Oggi l’angolo di San&Remo parte con una nota stonata: l’eliminazione dalla rosa dei finalisti, insieme a Max Pezzali, della canzone di Tricarico. Un testo molto particolare quello di Tre Colori, accompagnato da una melodia forse non ballabile, ma particolare e suggestiva, molto vicina alla tipologia del tema trattato nella canzone. Un’esclusione immeritata a nostro parere, che assegna una nota di demerito “al popolo votante”.

Ma passiamo invece al vincitore dei giovani, che, al contrario, ci è piaciuto molto: Raphael Gualazzi, che sarà stasera anche lui all’ultima puntata, seguito dalla diciassettenne Micaela.

Entriamo adesso nel vivo della serata che è cominciata con un grande Valzer che ha visto protagonisti gli spettatori fuori dall’Ariston, che hanno ballato in strada, seguiti dalle due “vallette”, che tentavano anche loro di tenere il passo da valzer sul palcoscenico. Un tentativo per niente riuscito quello di Belèn ed Elisabetta: si notava la sarda “confusa e infelice”, che non riusciva ad andare a tempo e a seguire la collega, che invece sembrava conoscesse i passi. Durante la serata, nonostante la chiara non predisposizione di entrambe alla conduzione di una manifestazione del calibro di Sanremo, si è notata invece la bravura di Belèn nel canto (dal vivo) e anche nel ballo. Della Canalis dobbiamo ancora scoprire le doti, speriamo esca fuori stasera il suo genio, altrimenti non ci sarà più tempo.

Serata di duetti quella di ieri sera: un bellissimo spettacolo, dove le canzoni sono state valorizzate ulteriormente dai personaggi che li accompagnavano. Il merito di una performance di grande qualità va, a nostro parere agli “Alieni siciliani” ovvero Madonia e Battiato, accompagnati dalla grande (anch’essa sicula) Carmen Consoli. Peccato non aver potuto assistere all’esibizione di Patty Pravo insieme a Morgan, sarebbe stata la rivalsa dell’ex X Factor riguardo l’eliminazione dell’anno scorso, ma le altre performance non ci hanno fatto sentire la loro mancanza, vista l’originalità e la professionalità. Molto carina, infatti l’esibizione di Pezzali con i comici Lillo e Greg, che forse non saranno stati dei grandi cantanti, ma hanno dato un tocco di allegria e vita al pezzo dell’ex 883..

Che dire degli ospiti? Grandissimi, ma non tutti in sintonia col programma. Se da un lato i Take That che sono un gruppo di fama internazionale, che ha travolto con la loro  musica giovani e meno giovani, di diverse generazioni, li abbiamo ritenuti degni di Sanremo; dall’altro Monica Bellucci e Robert De Niro, a nostro parere sono risultati dei pesci fuor d’acqua. Grandi artisti, attori di grande talento (anche se molto più De Niro che la Bellucci) ma forse fuori luogo per una manifestazione musicale come Sanremo. Hanno praticamente pubblicizzato il loro prossimo lavoro cinematografico “Manuale d’amore 3” e fatto salotto con un Morandi attento alla beltà dell’attrice ma poco al resto. Per fortuna sono intervenuti Luca e Paolo, durante la performance, a spezzare quell’aria gelida creata soprattutto da una Bellocci poco incline al sorriso e al dialogo. Ci spiace per De Niro, ma avrebbe meritato un altro spazio, in un programma più tendente al mondo cinematografico.

Ma tornando alle vere rivelazioni del Festival: Luca Bizzarri e Paolo Chessisoglu, ci complimentiamo ancora una volta per la performance canora che stavolta aveva come tema l’Opposizione e la possibilità di essere capeggiata da Berlusconi. Le due Iene continuano a sorprenderci positivamente e a rendere sempre più piacevole la visione di questa manifestazione.

Stasera è la finale, e siamo in attesa del vincitore, che tutti sembrano già sapere chi sia: i favoriti sono I Modà con Emma. Ma ci chiediamo: Se ogni anno per vincere il Festival di Sanremo bisogna essere uno degli “scagnozzi” della De Filippi è inutile pure presentarsi alla manifestazione….. Ma staremo a vedere…. Intanto beccatevi una scorpacciata della nostra satira quotidiana…….

Giusy Chiello

Redattrice – giusy.chiello@ilmiogiornale.org

Foto e commenti: Elisa Martorana

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