Sanremo 2012, prima serata: “Clonazione” e “Governo Tecnico”

di Giusy Chiello

“Clonazione”, questo il termine che molti ritengono sia adeguato per definire il Festival di Sanremo 2012, che ieri ha esordito con la sua prima puntata al Teatro Ariston.
Il Morandi Bis è come se non fosse mai iniziato ma a tanti è sembrato che sia continuato il Festival dell’anno scorso.
A parte Rocco Papaleo, che si è dimostrato all’altezza del suo compito, dimostrando padronanza sul palcoscenico, il cast era identico a quello dell’anno scorso.
La serata, infatti, si apre con Luca e Paolo, protagonisti dell’edizione precedente e continua con l’arrivo di Belen Rodriguez ed Elisabetta Canalis, chiamate all’ultimo minuto per sostituire Ivana Mrazova, che non si sa se parteciperà neppure questa sera.
Un Morandi impacciato, tipico della sua natura, affiancato dalle due “vallette” che l’anno scorso hanno fatto molto discutere e che quest’anno si sono dimostrate abbastanza pronte ad improvvisare. La loro “interpretazione” è apparsa più naturale e meno impostata rispetto all’anno scorso, anche se Belen dimostra sempre di essere più preparata e spigliata.
Un Festival che continua ad imbattersi nei contrattempi, quello di ieri sera, vista l’invalidazione del voto popolare.
Una nota di merito va data ad Adriano Celentano, anche se molti lo hanno definito troppo aggressivo, per il suo schietto e diretto modo di esporre il suo pensiero sulla situazione dell’Italia.
Ma purtroppo non tutti la pensano così, visto che la sua performance è sembrata troppo eccessiva e per questo motivo il Festival da questa sera sarà “commissariato”.  Sembra,  infatti, che “il direttore generale della Rai Lorenza Lei, dopo aver ascoltato informalmente il presidente e i consiglieri di amministrazione presenti, ha deciso, di fronte alla situazione che si è venuta a creare, di inviare il vicedirettore generale per l’offerta Antonio Marano a coordinare con potere di intervento il lavoro del festival di Sanremo”.  Sembra che le motivazioni, però, non siano legate solo al monologo dell’Adriano nazionale ma anche alla questione dei voti saltati. Non era mai successa una cosa del genere in 63 edizioni del Festival della canzone italiana. Dovevano esserci delle censure nei testi preparati per la serata? Chissà…..
Ma passiamo alla musica, vera protagonista di questa manifestazione.
Molto bello il tema della canzone di Emma, scritta da Checco dei Modà; rock e neomelodico insieme per Bertè e D’Alessio, che riscuotono successo tra il pubblico; interessante anche la performance di Lucio Dalla e Pierdavide Carone.
Stasera sarà la volta dei giovani e ai big giovedì toccherà cantare un’altra volta per effettuare un’ulteriore votazione.

Ed ora un po’ di satira grafica a cura di Elisa Martorana.

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