“La scuola pubblica non può più attendere”: venerdì a Palermo la 3^ edizione dell’Assemblea Nazionale

Palermo, mercoledì 26 febbraio. “La scuola pubblica non può più attendere”: con questa sollecitazione, che manifesta la propria determinazione nel perseguire la realizzazione di una scuola pubblica statale di qualità, un gruppo di persone sensibili alle tematiche della scuola promuove la terza edizione dell’Assemblea Nazionale che, anche quest’anno come il precedente, si terrà nella città di Palermo, venerdì 28 febbraio, alle ore 15.00 a Palazzo delle Aquile. Obiettivo dell’iniziativa, presentata stamani da Caterina Altamore e Maria Provenzano, è di raccogliere e rilanciare al mondo politico-sociale e culturale, quali interlocutori privilegiati, le istanze di una scuola che non può attendere oltre. Vi è molta preoccupazione rispetto agli orientamenti di questi ultimi anni che hanno messo il sistema scolastico in condizioni di estrema difficoltà, derivanti in parte dai numerosi e continui tagli alle risorse (economiche e umane), in parte da una distrazione pedagogica sul piano della formazione del personale docente. Caterina Altamore, coordinatrice del gruppo, ha dichiarato inoltre: “L’Assemblea sarà l’occasione per avviare la costituzione di una Rete Nazionale sul Diritto allo Studio che avrà tra i suoi obiettivi il compito di monitorare il rispetto degli impegni assunti dai responsabili delle Istituzioni e di promuovere, e sostenere, ogni iniziativa a favore dell’attuazione di una scuola pubblica statale di qualità”.

Durante l’Assemblea sarà ricordata l’on. Alessandra Siragusa, recentemente scomparsa, il cui impegno e la cui passione a favore della scuola sono noti a tutti. All’Assemblea, sono invitati a partecipare insegnanti, genitori e rappresentanti della società civile.

 

 

Di seguito il testo della lettera rivolta dal gruppo al Ministro dell’Istruzione:

 

Gent.ma Ministra Stefania Giannini,

siamo un gruppo di insegnanti da tempo impegnati, attraverso convegni e contatti fra noi sistematici, a far sì che la scuola possa assicurare a tutti gli studenti che vi accedono i diritti costituzionalmente sanciti.

La scuola italiana, sig.ra Ministro, versa in una condizione di forte disagio, alimentato da continui tagli e da mancato investimento di risorse.

Siamo molto preoccupati per il futuro dei nostri giovani a causa della scarsa qualità del sistema, del continuo e repentino cambiamento introdotto da politiche per lo più miopi sotto il profilo pedagogico e più attente ad economizzare piuttosto che a “scommettere” sulla concreta rinascita generale, che non può realizzarsi se non si darà vitalità e linfa alla scuola stessa.

Ripartire dalla scuola è quanto mai necessario: è un imperativo irrinunciabile!

Siamo convinti che, per la funzione docente, professionalità e competenza siano qualità imprescindibili, in quanto determinanti per la formazione dei nostri giovani.

Le questioni che ci permettiamo di sottoporre alla Sua attenzione sono numerose e racchiuse in principi per noi irrinunciabili:

• assicurare l’accesso a tutti i cittadini a tutti gli ordini e gradi di scuola, senza selezione e senza sbarramenti;

• assicurare interventi pedagogico-didattici coerenti e di qualità, affinché per ciascun alunno si concretizzi il successo formativo;

• implementare e potenziare il sistema pubblico, nato per rispondere ai bisogni formativi e alla integrazione dei futuri cittadini;

• assicurare competenza e professionalità attraverso corsi di aggiornamento e di formazione per il personale docente e dirigente scolastico in servizio, in modo che sappiano rispondere alla molteplicità di bisogni presenti nelle classi;

• assicurare competenza e professionalità per gli aspiranti docenti (formazione iniziale), in modo che sappiano rispondere alla molteplicità di bisogni presenti nelle classi;

• assicurare agli alunni luoghi accessibili e spazi adeguati in strutture sicure;

• assicurare agli alunni la massima partecipazione, in contesti classe non sovraffollati;

• assicurare agli alunni “insegnanti stabili” fin dal primo giorno di lezione e per la durata di ciascun ciclo scolastico (certezza e non precariato);

• assicurare la piena integrazione degli alunni con disabilità con risorse adeguate e attraverso una formazione coerente di tutto il personale scolastico.

In qualità di insegnanti siamo consapevoli della difficoltà di dirigere e di governare il “sistema scuola” in un momento tanto delicato; ma proprio perché il momento è particolarmente complesso, riteniamo fondamentale che siano assicurate alla scuola adeguate risorse e, al tempo stesso, che vengano restituite fiducia e dignità al sistema di istruzione e ai suoi insegnanti. Investire in una scuola “pubblica” e “di qualità” è la scelta più coerente per un Paese capace di guardare “oltre”, capace di progettare a partire dal presente, capace di capitalizzare le sue risorse.

Pur consci dei Suoi numerosi impegni ci farebbe piacere poterLa incontrare per confrontarci con Lei sulle tematiche sopra elencate e per portare alla Sua attenzione il nostro contributo, in quanto persone che “vivono la scuola e nella scuola” e che credono in essa quale agenzia primaria per lo sviluppo e per la formazione.

Consapevoli che è nostro compito operare per assicurare alla scuola italiana qualità, competenza, equità, professionalità al fine di favorire il successo formativo di ciascun studente, rimaniamo fiduciosi in attesa di una Sua cortese risposta.

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