Siria: la strage degli innocenti. E il mondo resta a guardare…
Venticinque bambini sono stati uccisi in Siria, nell’ultimo attacco delle forze fedeli al presidente Bashar al-Assad a Hula, nella provincia di Homs. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani, parlando di oltre 90 vittime in totale. Dopo il massacro, il Consiglio nazionale siriano (Cns), che rappresenta l’opposizione al regime, ha chiesto che si tenga un vertice straordinario delle Nazioni Unite per affrontare la situazione.
Secondo Bassma Kodmani, responsabile esteri del Consiglio Nazionale Siriano, “alcune delle vittime sono state colpite dall’artiglieria pesante, altre, famiglie intere, sono state massacrate”.
Osservatori Onu a Hula
Un team di osservatori Onu della missione in Siria (UNSMIS) ha raggiunto Hula, nei pressi di Homs, dove gli attivisti anti-regime hanno affermato che le forze fedeli al presidente Bashar al Assad hanno ucciso oltre 100 persone tra le quali 25 bambini.
Terzi: “Basta violenze dopo questa strage”
Il ministro degli Esteri Giulio Terzi “condanna con fermezza l’esecrabile strage di civili condotta dalle forze di sicurezza siriane a Houla e torna a chiedere l’immediata applicazione del piano di pace previsto dalla risoluzione del CdS 2043, a cominciare dall’assoluta cessazione delle violenze e dal libero ingresso in Siria delle organizzazioni umanitarie per fornire assistenza alla popolazione vittima della repressione”. E’ quanto si legge in una nota della Farnesina.
“Il nostro Paese – sostiene ancora Terzi – guarda con forte attenzione alla prossima riunione del CdS in cui l’inviato delle Nazioni Unite e della Lega Araba riferirà sugli sviluppi della situazione e alla convocazione del gruppo degli Amici della Siria che è opportuno torni presto a riunirsi, perché in tali sedi venga compiuta un’accurata valutazione degli sforzi di pace e siano formulate ulteriori indicazioni sulla strada da percorrere per porre tempestivamente termine ad una situazione che la comunità internazionale non può più accettare”.