“SOS24 L’Aquila” chiude i lavori con successo
Prevenzione e ricostruzione. Questi il cardini attorno ai quali è ruotata la seconda e ultima giornata di lavori “SOS24 L’Aquila”, l’evento organizzato da ANSO e IlCapoluogo per parlare di Comunicazione di Crisi e di Emergenza e per riaccendere i riflettori su una città che non riesce a riprendere il volo, dopo il devastante terremoto che l’ha distrutta nel 2009.
Una città, il suo centro storico, rimasto immobile dalle 3:32 del 6 aprile di 5 anni fa. La sensazione, quella che si prova camminando per le vie vuote e silenziose della Zona Rossa de L’Aquila e poi di Onna, è quella di muovere passi troppo rumorosi e invadenti su pezzi di vita che non ci competono. Unico segno delle stagioni che passano è il verde dell’erba tenera di primavera che si fa spazio tra le macerie. E i cani. Sono loro i padroni incontrastati di una terra ormai di nessuno. Ci sono venuti incontro, mansueti, in cerca di carezze, durante il sopralluogo che ANSO e IlCapoluogo hanno organizzato per i giornalisti e i fotoreporter. Immagini e parole che potranno ripetere, ancora una volta, di una ricostruzione che stenta a partire. Di qualche cantiere che prova a rimettere in fila le pietre. Di ferro e di legno che si ostinano da anni a tenere unite le crepe. Di pochi operai che lavorano di sabato. Di una città che forse prova a ricostruirsi. Una città che ci compete e che va raccontata.
E’ iniziata con queste emozioni la giornata di sabato 5 aprile, grazie a una cicerone d’eccezione: Angela Ciano, soprintendente ai Beni Culturali. E si è poi spostata, come già in quella di apertura, all’auditorium Renzo Piano, dove si sono svolti i due incontri forse più attesi sia per contenuti e che per importanza dei relatori.
Dopo la premiazione di Roberta Galeotti, editore de IlCapoluogo dal 2009 e di Luca Ceccarelli, fondatore della testata nel 2004, per il prezioso lavoro svolto nei suoi dieci anni di attività, il pomeriggio è proseguito con il panel “L’Informazione in caso di emergenza. Come si faceva. Come si farà”. Al tavolo l’ospite d’onore è stato il Capo Dipartimaneto della Protezione Civile Nazionale, Franco Gabrielli, accolto al suo arrivo dalla Fanfara degli Alpini.“L’informazione in emergenza è relativamente semplice – spiega il Prefetto – Il messaggio parte da un responsabile titolato, verso chi necessità riceverlo in un determinato momento. I media, in questi frangenti, sono fondamentali. La comunicazione di rischio è invece più complessa. E’ un insieme di azioni e comportamenti che seguono tutto il ciclo di protezione civile: il prima, il durante e il dopo. In questo caso è fondamentale individuare chi comunica, cosa, come e a chi”. In questo contesto non poteva non riscuotere interesse il progetto SOS24 che ANSO ha sviluppato per veicolare in modo rapido e affidabile le comunicazioni di crisi e di emergenza che i sindaci – ultimo miglio operativo della Protezione Civile – riterranno opportuno diffondere alla cittadinanza, attraverso i giornali online. “Sappiamo che il nostro progetto non può risolvere tutti i problemi comunicativi, ma sappiamo anche che la direzione intrapresa è quella giusta. Il progetto sarà un successo se questo sistema riuscirà a salvare anche una sola vita.” ha dichiarato il Presidente dell’associazione Betto Liberati dopo averne illustrato i dettagli. Sistema che sarà agevolato nella distribuzione ai comuni, grazie alla stratta collaborazione con ANCITEL (la rete dei comuni italia), il cui Amministratore Delegato Paolo Teti era presente al tavolo – coordinato da Marco Giovannelli, direttore di Varese News – insieme al Prof. Luciano D’Amico, rettore dell’Università di Teramo e Pierluigi Caputi, direttore della Protezione Civile della Regione Abruzzo.
Dalla “ricostruzione della fiducia degli italiani verso le istituzioni” auspicata da Gabrielli, ai numeri della reale ricostruzione del capoluogo d’Abruzzo e del cratere che lo circonda il passo è stato naturale, con il panel che ha chiuso l’evento: “Il Futuro non può attendere“. I relatori, coordinati da Antonello Capurso (Tg4) di pari alto profilo. A discutere di ricostruzione, tempi e investimenti, in toni squisatamente politico e tecnico-burocratico il sottosegretario al MEF Giovanni Legnini, il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, il sindaco Massimo Cialente, il responsabile della Protezione Civile Centro Sud ANA Nicola Cianci e il coordinatore Comitato L’Aquila 2015 Carlo Frutti.
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