L’angolo della poesia: “Tamburi” di Emanuela Verderosa
Oggi torna a intrattenerci Emanuela Verderosa con una poesia molto suggestiva.
Prima di lasciarvi catturare da questi versi, vi ricordiamo che potete anche voi inviarci le vostre poesie a info@ilmiogiornale.org
Tamburi
Li osservo percuotere il tamburo
Visi di bimbi stranamente gravi
quasi maschere severe degli adulti
Estranei Giganteschi Perduti
Ma dove sono?
Dove sono andati quasi tutti?
Erano qui intenti ai loro giochi
e per gioco ora repentinamente sviati
in altri mondi
Dove?
Io credo che si siano messi in viaggio
Con folle di genti prossime e remote
sciamano su vecchie piste
per antico istinto
Sentieri densi di mito e di magia
francamente negati a noi profani
E li vedo estuare fluenti nella danza
in santuari profondi e brunosi
scavati nel magma stesso del tempo
E là divenuti essi stessi
pura materia delle origini
perpetuare ancora estasi di vita
al ritmo rotondo
di un tamburo