Tangentopoli story, il 2006: nasce il caso dell’on. Milanese
Il 2006 è un anno emblematico per comprendere quanto la Seconda Repubblica somigli alla Prima. È al 2006, infatti, che risalgono i fatti imputati al deputato del Pdl Milanese, accusato di avere procurato alla Edil Ars di Angelo Proietti 25 milioni in appalti, ottenendo in cambio la riduzione del prezzo della ristrutturazione per la casa in cui abitò anche Tremonti (pagando in nero metà del canone d’affitto).
Come ben sà chi segue la cronaca politica, a fine settembre 2011 la Camera negherà l’autorizzazione a procedere all’arresto formulata dalla giunta per le autorizzazioni a procedere, con 312 voti a scrutinio segreto favorevoli e 306 contrari. Una vicenda che ha fatto tornare alla memoria i fatti di “Mani Pulite”, quando il parlamento negò più volte le autorizzazioni a procedere all’arresto.
Il 2006 è anche l’anno di importanti inchieste sulla sanità pugliese, che portarono all’arresto l’allora deputato Pdl ed ex presidente della regione Raffaele Fitto, oggi ministro dei Rapporti con le Regioni. Tra gli arrestati nell’operazione, spiccano anche l’imprenditore sanitario romano Giampaolo Angelucci, coinvolto in 500.000 euro di tangenti per un appalto da 198 milioni relativo alla gestione di 11 residenze sanitarie pugliesi, nonchè l’arcivescovo di Lecce Cosmo Francesco Ruppi, per corruzione.
Ma c’è anche uno scandalo che riguarda l’Enasarco, nel 2006: per presunte tangenti di 50 milioni che l’imprenditore Stefano Ricucci (noto per le nozze faraoniche con Anna Falchi e alcune sospette scalate bancarie) avrebbe pagato per vincere la gara d’appalto per alcuni immobili Enasarco, finiscono agli arresti domiciliari il presidente Enasarco Donato Porreca e l’ex presidente di Confcommercio Sergio Billè.
Andrea Anastasi