Il “Teatro dei Perché” a Lucca per ridere e pensare

Paolo Migone

Paolo MigoneAutori, attori, comici, underground e noti al grande pubblico: torna con le sue domande il “Teatro dei perché”, organizzato dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca all’interno del programma del Festival Italiano del Volontariato del CNV (Centro Nazionale del Volontariato), in collaborazione con il Teatro del Giglio.

Tre gli spettacoli ad ingresso gratuito che si terranno alle 21 nei giorni giovedì 14, venerdì 15 e sabato 16 aprile, nell’auditorium della Fondazione (piazza San Martino, 7, Lucca), durante il Festival che farà della città la capitale del volontariato italiano.

Michele Crestacci (attore di cinema e teatro nel 2010 è stato scelto da Paolo Virzì per una parte nel film “La prima cosa bella” ), Paolo Migone (comico e volto noto dello show televisivo Zelig, nella foto) con una produzione ad hoc per questa occasione, e Fabrizio Brandi (attore tv  “Area paradiso” di Diego Abatantuono”, il “Commissario Manara” e di cinema “La prima cosa bella” e “La pazza gioia” di Paolo Virzì), sono i protagonisti di questa quarta edizione della rassegna ideata da Anna Benedetto, la cui direzione artistica è dell’attrice e regista Cristina Puccinelli.

Con loro i registi e autori Roberto Aldorasi (ha diretto  “Corrispondenze”, vincitore de I Teatri del Sacro 2015, e “I Duellanti” con Alessio Boni e Marcello Prayer), Alessandro Brucioni (autore e direttore artistico del centro artistico Il Grattacielo di Livorno) e Francesco Niccolini (autore di testi teatrali fra gli altri per Marco Paolini e Alessandro Benvenuti).

Ecco il programma.

 

Giovedì 14 aprile alle 21 nell’auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca (piazza San Martino, 7), apre il Teatro dei Perché 2016 “Sull’Oceano”, ispirato al romanzo di Edmondo De Amicis rivisto da Michele Crestacci e Alessandro Brucioni con la collaborazione alla scrittura acustica di Giacomo Masoni, con Michele Crestacci, regia di Roberto Aldorasi.

C’è un processo migratorio che sembra non arrestarsi. Un carico di sangue italiano rubato come scrive De Amicis. Un piroscafo, 1.600 persone, la terza classe stivata di emigranti, la rotta transatlantica, l’attraversamento dell’equatore e lo sbarco nel nuovo mondo. Nello sguardo di un narratore le voci del Galileo divengono una umoristica, poetica e drammatica sala da ballo, un viaggio all’interno delle proprie paure e dei propri sogni. Dal Piroscafo emerge la storia dell’onirico mondo delle crociere della Royal Caribbean. Una delle più potenti e devastanti navi da crociera che abbia mai solcato l’Atlantico. Una macchina da guerra del divertimento, dell’oblio, del relax forzato. Nello spettacolo due mondi si incrociano. Due viaggi. Un viaggio consumato a bordo del Galileo, con i contadini in cerca di terre, e con la drammatica e commovente storia dell’emigrazione italiana ottocentesca e un altro a bordo della Royal Caribbean, con la storia del signor Whiteman e delle sue spericolate avventure e visioni.

Produzione Mo-wan teatro in collaborazione e co-produzione Armunia Festival Costa degli Etruschi.

 

Venerdì 15 aprile, alle 21 sempre nell’auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca (piazza San Martino, 7), arriva il “Migo Migone Show”. Attore, regista e autore teatrale e televisivo, Paolo Migone è noto al grande pubblico per la sua partecipazione allo spettacolo televisivo Zelig; usa come filtro la sua comicità corrosiva, la sua inimitabile mordacità toscana che caratterizza uno stile inconfondibile. Per questa speciale occasione inventerà qualcosa di nuovo, con la sua sconfinata fantasia, ci sorprenderà con lampi di improvvisazione, correndo con l’umorismo come un torrente in piena. Nel suo spettacolo c’è verismo, surrealismo, malinconia, è un labirinto intricato nel quale ci si può infilare senza paura, perché in fondo si trova sempre l’uscita… o l’entrata di un nuovo labirinto.

 

Sabato 16 aprile alle 21,  sempre nell’auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca (piazza San Martino, 7), in scena “Blocco 3”, di Fabrizio Brandi e Francesco Niccolini (compagnia Brandi Niccolini), con Fabrizio Brandi. Regia di Fabrizio Brandi, Francesco Niccolini e Roberto Aldorasi.

C’era una volta a Livorno, Mario Nesi, di anni undici, nato al Blocco 3, nel popolare e mitico rione della Guglia fra gli anni ’70 e ‘80. Il Blocco 3 è l’edificio che lo vede crescere, all’ombra del suo cortile e di una affollata e picaresca umanità, fra compagni di giochi esuberanti, e vicini di casa molto vicini. Mario, sotto l’ala protettiva del padre un tipico comunista d’acciaio di quei tempi, sviluppa i primi germi di ribellione umoristica e autocoscienza. La voglia di crescere ed emanciparsi, non tarderà a portare le prime trasgressioni e le prime esperienze amorose. L’ironia di Mario forgia il suo personaggio in un ritmo allegro ma non troppo.

Blocco 3 è il terzo palazzaccio di una serie di edifici di sicurezza, voluti dal regime fascista a scopo contenitivo per i sovversivi e architettonicamente commemorativo del tiranno (dall’alto si legge una scritta minacciosa come ricorda sempre a tutti il partigiano Oreste). È il centro di un mondo scomposto e ricomposto in un prisma che rifrange la memoria da diverse angolazioni. La narrazione tratteggia con disinvoltura  uno spaccato caleidoscopico della profonda umanità che vi si affolla e affianca Mario nel suo mestiere di crescere e di vivere.

Lo spettacolo arriva a Lucca grazie al festival Montagne Racconta (TN).

 

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Info su www.fondazionebmlucca.it.

Coordinate social #FdV2016 #fbml @FondazioneBML #tdp2016

 

Fonte Fondazione Banca del Monte di Lucca

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