The Hangover Summer Fest il 21 giugno ad Asti
The Hangover Summer Fest
21 giugno 2014
Asti
Il 21 giugno 2014 il non-plus-ultra della musica cantautorale italiana si incontrerà con l’elettronica di fama internazionale. Per un giorno e una notte Asti sarà la sede di un nuovo festival nato con l’intento di unire pubblici e generi diversi sotto un unico cielo: il 21 giugno 2014 si terrà la prima edizione di The Hangover Summer Fest.
Immerso nell’area verde del Parco Lungo Tanaro ai confini della città, il palco del festival astigiano sarà protagonista di un’escalation di sonorità che a partire dal cantautorato di Brunori SAS, Paletti, Edoardo Cremonese, Eugenio in Via di Gioia e State Liquor Store, culminerà con la techno di Christian Smith e Alexander Kowalski che celebreranno il ventesimo compleanno della storica etichetta Tronic Music.
Nato da un’idea delle due associazioni più attive nell’organizzazione di eventi musicali sul territorio astigiano, Indi(e)avolato (promotrice di musica live in tutto il Piemonte) e Dance Calling (crew di dj astigiana i cui eventi stanno conquistando tutta la regione), il The Hangover Summer Fest è il naturale proseguo del progetto The Hangover Party, un format inaugurato nella stagione invernale-primaverile con due serate sold-out al Palco 19 di Asti che hanno unito la musica live di qualità (Ln Ripley e I Cani) con l’elettronica di stampo internazionale (Dance Calling).
Il 21 giugno 2014 il cast sarà di altissimo livello: l’istrionico Brunori SAS, già protagonista sul palco del Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma e forte dei numerosi sold-out conquistati in tutta Italia nel suo tour, presenterà il nuovo disco “Il cammino di Santiago in Taxi” (Picicca/Warner) il suo terzo lavoro discografico che l’ha riconfermato quale uno degli artisti di riferimento del cantautorato italiano. Paletti è la vera novità dell’indie italiano, il suo album “Ergo Sum” ha conquistato Caterina Caselli che l’ha inserito nel catalogo della sua prestigiosa etichetta Sugar. Edoardo Cremonese è invece una delle rivelazioni più giovani del cantautorato italiano, il suo secondo album “Siamo il remix dei nostri genitori” (Libellula/Audioglobe) è stato un successo di critica e ha visto la partecipazione di numerosi protagonisti della musica indipendente italiana (Lo Stato Sociale, Nicolò Carnesi, Alberto Pernazza, etc.). Ad aprire la serata due progetti piemontesi dall’indiscutibile talento: gli Eugenio in Via di Gioia che hanno conquistato il palco del THSF 2014 grazie al Premio della Critica ottenuto al Premio Buscaglione 2014, e gli State Liquor Store, promettente progetto astigiano in procinto di pubblicare il suo omonimo ep di debutto.
La musica techno sarà invece la vera protagonista della notte del THSF 2014 con due nomi di spicco della scena elettronica internazionale. L’apertura delle danze spetterà al live di Alexander Kowalski: enfant prodige della musica elettronica, ha pubblicato il suo primo singolo nel 1999 per l’etichetta Proton Records e da allora la sua carriera è decollata fino ad avere due nomination al “German Dance Award” nel 2003, uno dei premi più importanti a livello internazionale. A seguire il djset di Christian Smith fino a notte inoltrata: il dj e produttore svedese da due decenni protagonista in tutti i principali club e festival di livello mondiale, ha inserito l’evento astigiano nella mappa dei party celebrativi che la label Tronic Music di cui è fondatore sta promuovendo in tutto il mondo in occasione delle venti candeline appena soffiate (Tronic 20TH Anniversary World Tour). Spazio anche in questo caso ai talenti locali, sul palco del THSF 2014 direttamente dalle scuderie della crew Dance Calling uno dei dj più interessanti della scena piemontese, Bury.
SUL WEB: www.dancecalling.com || www.indieavolato.it
UFFICIO STAMPA: Libellula – press@libellulamusic.it
BIOGRAFIA ARTISTI
BRUNORI SAS – www.brunorisas.it
Brunori Sas è Dario Brunori, cantautore della provincia cosentina, classe 1977. Imprenditore mancato e neo-urlatore italiano, esordisce discograficamente nel 2003, con il collettivo virtuale Minuta, per cui firma tre brani in altrettante compilation tematiche. Nel 2005 fonda con Matteo Zanobini e Francesca Storai la dream-pop band Blume, con cui pubblica l’album “In tedesco vuol dire fiore”, che riceve un grande consenso in ambito indipendente e che viene premiato nel 2006 da una giuria di esperti in occasione del MEI (Meeting Etichette Indipendenti). Sempre nel 2005 con Matteo Zanobini scrive e interpreta la indie-hit “90210” a nome di The Minnesota’se e diventa autore di canzoni e musiche per alcune serie d’animazione televisive, collaborando attivamente a tutt’oggi con Andrea Zingoni, Rai Trade, Lanterna Magica e Melazeta. Già con i Blume e con il collettivo Minuta, Dario sviluppa un percorso personale, riallacciandosi alla pura e semplice canzone all’italiana (da Gaetano a Graziani, da Ciampi a Santercole).
E’ però nel 2009 che si affaccia all’universo cantautorale italiano, adottando il moniker Brunori Sas. Pubblica così il suo album d’esordio “Vol.1”: un vero e proprio canzoniere italiano, fatto di brani semplici e diretti, filtrati attraverso sonorità retrò e pieni di quell’immaginario dei ricordi dei 30enni di oggi, ossia i primi anni 90. Il racconto è squisitamente popolare: palloni bucati e ragazzi di provincia, il mare d’inverno e le cotte d’agosto. Il consenso è unanime da parte di pubblica e critica specializzata. Si aggiudica il Premio Ciampi 2009 come miglior disco d’esordio e la Targa Tenco 2010 come miglior esordiente. Accompagnato da Simona Marrazzo (cori e percussioni), Dario Della Rossa (piano e tastiere), Mirko Onofrio (sax e fiati) e Massimo Palermo (batteria), percorre l’intera penisola con un acclamato tour di oltre 140 date, che lo porta a vincere l’ambito premio di KeepOn come miglior personaggio live della stagione. A due anni esatti da Vol. 1 Dario Brunori torna con “Vol. 2: Poveri cristi”. In questo lavoro lascia alle spalle la nostalgia e il racconto autobiografico e sposta lo sguardo verso le storie di vita altrui. I quasi due anni di tour regalano al nuovo disco una struttura più articolata (complice l’intervento della band e l’ospitata degli amici Dente e Dimartino); la scrittura è insieme amara e speranzosa, la forma canzone è melodica e all’italiana. Il disco segna l’ingresso in pianta stabile nella band del violoncellista Stefano Amato ed inaugura Picicca Dischi: nuova etichetta discografica che Brunori fonda con Simona Marrazzo e Matteo Zanobini. L’accoglienza rivolta al secondo album è sorprendente. Nel 2012 la sua canzone “Una Domenica notte” ispira l’omonimo lungometraggio di Giuseppe Marco Albano, in cui Dario e l’intera band compaiono anche in un cammeo. E’ autore nello stesso anno della colonna sonora di “E’ nata una star”, ultima fatica cinematografica di Lucio Pellegrini, con protagonisti Rocco Papaleo e Luciana Litizzetto.
E’ sua la produzione artistica dei lavori discografici di Maria Antonietta e Dimartino, primi artisti ad entrare nella scuderia di Picicca Dischi. Alla stregua di Groucho Marx, con cui condivide l’amore per la battuta e il nonsense, baffi e occhiali caratterizzano l’immagine di Dario Brunori sin dagli esordi. Proprio per emanciparsi ironicamente da questo stereotipo nasce nel 2013 il Brunori senza baffi, un tour teatrale in trio, in cui viene riproposto tutto il repertorio, e alcune cover, con un’attitudine più acustica e suggestiva. Il tour è ovunque sold-out e si chiude a settembre 2013, data in cui ufficialmente termina quello che a tutti gli effetti è stato un “never ending tour” di più di tre anni. Calca il palco Petruzzelli di Bari per partecipare a Meraviglioso Modugno, evento inaugurale del Medimex, dedicato al compianto cantautore. Caterpillar e Twilight, storiche trasmissioni di Radio2, utilizzano come contenuti speciali i suoi brani. Suoi featuring sono in brani di Marco Notari, Nicolò Carnesi, i Gatti Mezzi. Partecipa al video “Passerà” di Eugenio Finardi.
Nello stesso anno entra a far parte del progetto musicale: Stazioni Lunari, format che porta la direzione artistica di Francesco Magnelli, in cui divide il palco con la padrona di casa: Ginevra Di Marco e con artisti quali Cristina Donà, Dente, Simone Cristicchi, Nada, il Coro dei Minatori di Santa Flora, Cisko, Max Gazzè, Enzo Avitabile. Sostiene attivamente numerose campagne sociali: suona a favore dell’Unicef, di cui diventa ambasciatore calabrese, per Emergency al Teatro Valle Occupato, al Teatro Coppola di Palermo, nella città di Mormanno dopo le devastazioni del terremoto. Sempre nel 2013 collabora con il rapper cosentino Kiave nel brano “Identità”. Compare con un cammeo del film di Marco Caputo e Davide Imbrogno “L’attesa” e il lungometraggio di Fabrizio Nucci e Nicola Rovito “Goodbye Mr.President”.
Il 4 febbraio 2014 esce l’atteso terzo disco di inediti “Vol. 3 – Il Cammino Di Santiago In Taxi” a cui fa seguito, da marzo, il live “Il Cammino Di Santiago In Tour”.
Il disco ottiene unanimi consensi da parte della critica specializzata. E’ l’album più ascoltato nelle classifiche di Spotify, si piazza al quinto posto nelle classifiche di vendita FIMI e secondo su I-Tunes. Viene inoltre accolto con entusiasmo da un foltissimo pubblico che partecipa numerosissimo al tour invernale, facendo registrare il tutto esaurito nei più importanti club del Belpaese, delle maggiori città italiane.
CHRISTIAN SMITH – www.djchristiansmith.com
Difficile trovare una lista dei produttori più prolifici senza leggere il nome di Christian Smith tra i primi posti. Produttore e Dj da più di 20 anni con decine e decine di releases chartate da artisti in tutto il mondo, l’artista svedese, proprietario della label TRONIC MUSIC, ha prodotto tracce per le più importanti etichette techno/house: Bedrock, Systematic, 100 % Pure, Soma, Drumcode, Plus8 e tante altre ancora. La sua costanza come produttore, il suo rinnovarsi continuamente spaziando in un vortice di suono che va dalla techno più pesante a contaminazioni house e acid, gli han permesso di girare tutto il mondo durante la sua carriera. Difficile trovare un club in Europa, Nord America, Asia, Sud America e Australia dove Christian Smith non abbia suonato. Tra i più noti club e festivals dove ha presenziato di recente possiamo citare Pacha – Buenos Aeries, Womb – Tokyo, Space – Ibiza, Klubbers Day – Madrid, Watergate – Berlin, Lovelands – Amsterdam, Space – Miami, H2O – Mexico City, The Loft – Barcelona, Café DʼAnvers – Antwerp, Ellui – Seoul, Cocoon – Frankfurt, The Egg – London, Crobar – Buenos Aires, Circus Montreal- e Smart Bar- Chicago.
ALEXANDER KOWALSKI – http://www.alexanderkowalski.de/
Produttore techno e live performer dal 1997, Alexander Kowalski ha accumulato un impressionante mole di lavori che includono quattro album solisti, e numerosi singoli e remix. Tutto è iniziato nei primi anni ’90 a Berlino quando Kowalski è venuto a contatto con la scena techno di Detroit e New York. Iniziò così subito a produrre pezzi suoi, facendo la sua apparizione di debutto in uno dei club più importanti di Berlino, il Tresor, dove fece la conoscenza di Pacou (noto DJ a livello internazionale) che compare anche sotto lo pseudonimo di DisX3 nel disco d’esordio uscito per la prestigiosa etichetta di musica elettronica Tresor. In quel periodo ha collaborato anche con Stassy di Sender Berlin in un progetto chiamato Double X. Attualmente è in tour mondiale con il noto dj Christian Smith per il tour di celebrazione del ventennale dell’etichetta Tronic Music.
PALETTI – www.ilpaletti.it
Paletti, al secolo Pietro Paletti, nasce il 24 agosto del 1980 in provincia di Brescia. Suona la tromba dall’età di sei anni, la chitarra dai tredici. Studia musica in scuole private, ma si dedica a pieno alla chitarra studiando anche otto ore al giorno. All’età di diciannove anni si trasferisce a Londra dove intraprende studi di musica e sound design e impara a suonare il basso, che diviene presto il suo strumento principale. Dopo cinque anni di studi a Londra trova subito lavoro in una casa di produzione dove collabora con compositori e registi di fama internazionale come Goran Bregovic e Ridlley Scott per il cinema, la pubblicità e la post produzione in particolare. Nel 2005 torna in Italia, a Roma, per lavorare per un anno alla Fox dove si occupa di sound design per National Geographic e i canali Fox, in qualità di produttore e compositore per documentari e spot pubblicitari. Sempre nel 2005 inizia la sua carriera di artista. Entra a far parte dei The R’s come bassista e prima voce. La band dopo un ottimo EP e disco d’esordio approda sulla prestigiosa etichetta americana Nat Geo Music (del gruppo National Geographic) con l’album “De Fauna et Flora”. Seguono tre tour americani che vedono Pietro protagonista anche sui palchi dei prestigiosi festival SXSW di Austin e il CMJ di New York. Dopo l’esperienza americana, nel 2012 esordisce col suo progetto solista Paletti, da prima con “Dominus”, un EP di 5 brani, e in seguito con l’album d’esordio “Ergo Sum”, che suscita un notevole interesse e conquista gran parte della critica: otto canzoni che pescano a piene mani dalla migliore tradizione pop italica, si vestono di suoni internazionali e puntano su testi dalla schiettezza disarmante. Non ci resta che aspettare le prossime mosse del poliedrico ed istrionico cantautore e polistrumentista, che si candida a diventare una voce riconoscibile del panorama musicale italiano.
EDOARDO CREMONESE – www.facebook.com/SoloEdo
Edoardo Cremonese (già Edo), classe 1986, è un padovano purosangue che dal 2009 vive a Milano. A 19 anni viene ingaggiato da MTV per buttarsi col paracadute sul palco di TRL durante l’esibizione live dei Muse, sotto lo sguardo allibito di migliaia di persone. Nel 2004 forma gli Isterica, la sua prima band, ma è dal 2007 che comincia ad intraprendere la strada “solista” con lo pseudonimo di Edo; nel 2008 realizza con Marco Fasolo dei Jennifer Gentle un album che non vedrà mai la luce. Nel 2009 schioda da Padova, non prima di aver registrato fra le ante del suo armadio l’ep “Naso a tramezzino”, che segna il suo debutto nel mondo del “cantautorato” italiano, riscuotendo un inaspettato interesse (XL di Repubblica, Blow up, Rockit ecc.) e incuriosendo diversi addetti ai lavori. Nel frattempo all’Accademia di Brera a Milano perfeziona gli studi di “Belle Arti” cominciati a Venezia, intensificando parallelamente la sua attività musicale. Raccoglie storie e ispirazioni, si sposta dall’armadio all’altro lato della camera e sotto il suo letto a soppalco nasce “Per Vedere Lost”, prima prova sulla lunga distanza totalmente autoprodotta che vede la luce nel 2011 ed in cui fa tutto da se: scrive, canta e suona tutto il necessario. Seguono un paio di anni in giro per l’Italia caratterizzati da oltre cento concerti, alcune volte da solo con la sua chitarrina acustica, altre volte accompagnato dai “Bucanieri”, band di amici storici con cui il rapporto si intensifica e che perciò Edoardo decide di coinvolgere per le registrazioni del suo nuovo album. Abbandonato lo pseudonimo Edo per tornare al proprio nome e cognome, l’artista inizia nel 2012 a lavorare a “Siamo il remix dei nostri genitori”, uscito ad ottobre 2013 per Libellula/Dischi Soviet Studio.
EUGENIO IN VIA DI GIOIA – www.facebook.com/EugenioInViaDiGioia
Eugenio Cesaro nasce piangendo nel 1991 e rinasce cantautore nel 2011, suona per strada e per strada trova l’ispirazione per gran parte dei propri testi. Continua a suonare per la gente, ma è nel settembre 2012 che il fato benevolo lo conduce inaspettatamente verso due ottimi e pazienti musicisti. Emanuele Via e Paolo Di Gioia sembrano essere nati per dare una forma al nome del gruppo e insieme mantenere viva la speranza di Eugenio. I tre incontrano nel marzo 2013 Lorenzo Federici generando un’intesa fin da subito. Il gruppo è completo. “Gli Eugenio in Via di Gioia hanno fatto del cantautorato un’esperienza di gruppo
liberandola dalla figura del riottoso solitario perso nelle sue elucubrazioni. Gli Eugenio hanno scelto un cantautorato che si sposa con il folk italiano e il nu-folk inglese, e reinterpretano la tradizione rivestendola di un realismo (auto)ironico che legge con amara allegria i nostri tempi.
STATE LIQUOR STORE – http://www.stateliquorstore.it/
State Liquor Store è un’idea, uno stato della mente, un luogo (ir)reale, distante e vicino insieme. Un angolo invecchiato in modo gentile dal tempo, forse polveroso, ma caldo e accogliente come le storie più belle della vita. Il negozio di liquori in cui scegliere il proprio whiskey preferito e sorseggiarlo con pazienza, magari in compagnia di quel buon vecchio amico che non vediamo da mesi e che, invece, è sempre lì, pronto ad ascoltarci e ad accoglierci in ogni circostanza. State Liquor Store nasce nel 2013 da un’idea di Luca e Gian Marco (già compagni di avventura in precedenti progetti musicali) ai quali si aggiunge presto Matteo, fratello di Luca e anch’egli ex compagno artistico di lungo corso di entrambi. E’ un progetto musicale inedito che, partendo dalla semplicità dei suoni acustici, viaggia in modo libero per arrivare a chiunque voglia riceverne le suggestioni sonore e liriche dando loro una nuova casa.
BURY – www.dancecalling.com
Valerio Burini aka Bury inizia i primi approcci con la musica elettronica all’età di 13 anni in un piccolo paese vicino Asti, mixando con due semplici lettori cd portatili, una ROLAND MC-505 e un vecchio mixer a 3 canali, cercando sonorità Techno, Trance e Progressive. Le piccole feste con gli amici spingono sempre di più alla ricerca di nuove apparecchiature, due anni dopo acquistò i suoi primi CDJ100 e venne chiamato in diverse feste importanti anche fuori Asti. La vita del club e delle serate lo incomincia ad appassionare e all’ età di 16 anni si interessa non solo al “djing”, ma anche alla parte tecnica, cercando di approfondire le sue conoscenze anche nel campo della fonica e delle luci. Quell’estate ci furono diversi lavori dove partecipò come AstiMusica e AstiTeatro e finalmente un anno dopo riuscì a lavorare presso uno studio di registrazione come “aiuto-fonico”. Le due passioni si unirono assieme e riuscendo a proseguire gli studi, comincia ad effettuare i primi lavori in completa autonomia: service per serate e montaggi di allestimenti in locali e negozi. Nel 2005 si iscrive al “VRMMP” di Torino come “Tecnico Audio per il cinema e televisone” e, conseguendo il diploma dopo un anno, approfondisce la conoscenza nella parte tecnica anche con l’uso delle apparecchiature video. Questo è l’anno della svolta musicale di Bury dopo l’acquisto dei giradischi, si dedica completamente a selezionare molti dischi e creare playlist sempre diverse proponendo ogni volta un set diverso e pronto per ogni occasione. Partecipando a molti eventi ha modo di stringere contatto con molte persone e far conoscere il proprio suono; la prima festa fu alla Cantina Sociale di San Marzanotto, dove l’affluenza è molto numerosa e la risposta più che positiva. Qui conosce Krishi con cui inizia a portare avanti diversi progetti nella città. Un anno dopo conosce Pier e, insieme a Krishi, appoggiati dall’associazione Concentrica rappresentata da Aurelio Parise aka Aure, ha modo di entrare completamente nella logica di un gruppo solido e in grado di organizzare ogni tipo di manifestazione. Molti progetti, collaborazioni, vicessitudini e momenti difficili, spingono successivamente il gruppo a riunirsi creando un nuova scena piemontese dedicata all’elettronica e al clubbing. Nel Novembre 2010 nasce cosi’, insieme a LO2, l’associazione Dance Calling.