Toscana: Mugello, i treni della vergogna

Il comitato pendolari del Mugello questa volta non ci ha scritto, ma le notizie si sa corrono, anzi viaggiano, per restare in tema di trasporti, nel nostro caso quelli del Mugello, e più in specifico i treni della Faentina che quando non vanno a sbattere a fine corsa in stazione, come accaduto recentemente a quello proveniente da Faenza, che si è fermato a Santa Maria Novella solo grazie ai battenti del binario, 5 i feriti,   s’incendiano, come accaduto sempre sulla Faentina, lunedì 10 gennaio. Ore 17.50: il motore del treno prende fuoco, il convoglio viene fermato dal macchinista poco prima della stazione di Ronta. Ovvio il panico tra i passeggeri, meno ovvia la presenza, ma senz’altro provvidenziale,  di due vigili del fuoco di Marradi che si sono adoperati con il macchinista per domare l’incendio. Competenza, sangue freddo da parte dei tre uomini e pericolo sventato. Il treno ha fatto marcia indietro alla volta di Borgo S. Lorenzo, ma le disavventure per i viaggiatori non erano ancora terminate. Vicini al passaggio al livello di Panicaglia, le sbarre non si sono abbassate, perciò il macchinista ha dovuto fermare il treno, il capotreno è sceso sulle rotaie per bloccare le auto, quindi il convoglio è ripartito per poi fermarsi e far salire di nuovo il capotreno. I viaggiatori, giunti finalmente a Borgo S. Lorenzo, sono poi ripartiti con altre vetture alle 20, arrivando a destinazione, Marradi, con un’ora e mezzo di ritardo.
Il 26 gennaio alle ore 16, a Borgo S. Lorenzo, si parlerà di trasporto pubblico in Mugello, in un  Consiglio comunale aperto, con la partecipazione dell’assessore regionale ai Trasporti Luca Ceccobao.
Alla seduta sono stati invitati a partecipare anche il presidente e l’assessore ai Trasporti della Provincia e della Comunità Montana Mugello, oltre che tutti i sindaci e con gli assessori ai Trasporti dei Comuni della zona e il comitato dei pendolari. Intanto che gli amministratori si riuniscono noi ci chiediamo:  oggi un incendio, ieri i freni che non funzionano, spesso pioggia dai tetti dei vagoni, ritardi… per i viaggiatori della linea faentina, in prevalenza pendolari, invece che un viaggio per i luoghi di lavoro sembra un viaggio all’inferno: Ma per muoverci, in senso  reale, e dare una risposta operativa alla popolazione, cosa aspettiamo che ci scappi il morto, o peggio ancora la strage?

 Francesca Lippi

ilmioigornale@infinito.it

1 thought on “Toscana: Mugello, i treni della vergogna

  1. sul gruppo di facebook c’è la lettera di chi ha dato man forte x spengerlo dal 12 gennaio. questo giro non siamo stati tempestivi, facciamo anche altro nella vita, ma siamo sempre disponibili a contatti e proposte. ciao cristina tarchiani

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