Tredicesima di 1 euro alla precaria, direttore di questo giornale
La tredicesima che in assoluto è l’emblema della “grande beffa italica” è stata accreditata oggi nel mio conto corrente: 1 euro. Nel nostro paese dei campanelli il direttore di questo giornale lavora anche come insegnante nella scuola primaria. E la sua tredicesima, che era pari a 482,23 euro, è stata divorata da Irpef, addizionale comunale (la mia prima casa è in Abruzzo), e ritenute previdenziali, pari a 481,23 euro, perciò quello che è rimasto ammonta ad 1 euro preciso. A pensarci bene appena il costo di un caffè. Amaro, però.
Francesca Lippi
Che beffa!
Altro che beffa! A me sembra un insulto! Uno schiaffo dato a mano aperta sul viso di chi lavora con mente onesta e passione di cuore!
…il caffé va preso amaro,non si puó piú edulcorare altrimenti ci tolgono anche quell’euro sparuto per quel briciolino di zucchero usato!
Cum grano salis andiamo avanti!
Ciao. Lucia