Un altro paziente muore in lista trapianti in Sardegna

logo della Prometeo Aitf OnlusCome associazione dei trapiantati Prometeo Aitf Onlus più volte quest’anno abbiamo denunciato la grave situazione delle donazioni e dei trapianti nella nostra Isola, più volte abbiamo fatto sentire il nostro grido d’allarme, in parte ripreso dei media locali.

La scorsa settimana abbiamo fatto arrivare il grido di disperazione di persone che sono in lista trapianti anche da oltre un anno alla Commissione Sanità del Consiglio regionale e poi, subito dopo, al Direttore generale dell’Assessorato regionale alla Sanità e all’Assessore stesso.

 

IL 2015 PUO’ESSERE L’ANNO NERO DEI TRAPIANTI: SOLO 40

La situazione nel 2015 è veramente grave e si corre il rischio che questo sia l’anno nero dei trapianti in Sardegna, infatti ad oggi sono stati realizzati solo 40 trapianti complessivi (25 di rene, 2 di cuore, 12 di fegato e 1 di pancreas) contro gli 80 del 2014 (38 di rene, 6 di cuore, 29 di fegato e 7 di pancreas)*. A tali dati vanno aggiunte alcune difficoltà nei consensi alla donazione, che sono calati rispetto agli altri anni, e le oltre 120 persone nelle varie liste per il trapianto di un organo.

Non spetta a noi volontari verificare perché il sistema sardo della donazione-trapianto ha rallentato in maniera così vistosa, quasi inceppandosi per diversi mesi: a noi spetta essere portavoce dei pazienti che sono in lista e che, con grande apprensione, aspettano che squilli quel benedetto cellulare al quale sono appese tutte le speranze di poter continuare a vivere.

 

PAZIENTI MOLTO GRAVI SIANO AVVIATI IN ALTRI CENTRI

Comunichiamo all’opinione pubblica e alle Autorità responsabili del governo della Salute nella nostra Isola che, di concerto con i familiari dei pazienti, stante l’attuale situazione di carenza di organi, chiederemo che i pazienti più gravi siano avviati a centri trapianti di fegato e pancreas  di altre regioni, sperando che lì possano essere salvati.

È assolutamente vergognoso che nel 2015, dopo i tanti sforzi di tutto il personale sanitario addetto al circuito della donazione e dei trapianti, nonostante l’impegno costante delle associazioni di volontariato per promuovere la donazione, si possa ancora morire in lista trapianti, vanificando la mission della sanità pubblica.

Possiamo capire i decessi per mali incurabili, ma non questi perché derivano da patologie curabilissime con un trapianto: circa 2.000 persone in Sardegna continuano a vivere con i propri cari  grazie ad un trapianto e grazie a meravigliose famiglie che hanno donato.

 

INTERVENTO DELL’ASSESSORE PER RIMUOVERE OSTACOLI ALLA DONAZIONE

A nostro parere, l’Assessorato regionale alla Sanità deve ancora intervenire, come ha fatto ai primi di Agosto, per capire quali siano gli ostacoli che rallentano le donazioni e per rimuoverli tutti senza alcun indugio, mettendo tutti i pazienti sardi in lista nelle condizioni di  poter ricevere un trapianto.

 

INDISPENSABILIE LO SPILT LIVER: +30% DI TRAPIANTI DI FEGATO

Inoltre, vista la carenza di organi disponibili e le modifiche organizzative sulla “allocazione degli organi” apportate al sistema dal Centro Nazionale dei Trapianti, riteniamo indispensabile che anche in Sardegna si possa intervenire con la tecnica dello “Split Liver” (fegato diviso), che consentirebbe un 30% in più di trapianti a parità di organi donati e a fronte di un piccolo incremento di risorse umane impiegate per l’attività trapiantistica.

Riteniamo anche molto urgente la nomina del nuovo Coordinatore del Centro regionale dei trapianti, posto vacante del mese di luglio 2015.

 

IL PRESIDENTE

Giuseppe Argiolas

 

*N.B.: i Dati del 2015 sono ufficiosi, quelli del 2014 sono ufficiali e forniti dal C.R.T.

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