Un pomeriggio con l’Empereur venerdì a Lucca

Napoleone che valica il San Bernardo in un dipinto di Jacques-Louis David

L’iniziativa è organizzata dall’associazione “Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana” e dall’Archivio di Stato di Lucca

UN POMERIGGIO CON L’EMPEREUR

Venerdì 2 maggio all’Archivio di Stato di Lucca musiche napoleoniche, “Infinito Amore” di Massimo Nava, e una “sorpresa” che avrebbe commosso lo stesso Napoleone

Ingresso libero

Napoleone che valica il San Bernardo in un dipinto di Jacques-Louis DavidUn pomeriggio con l’Empereur. Venerdì 2 maggio alle 16,30 all’Archivio di Stato di Lucca, in piazza Guidiccioni, si terrà un curioso pomeriggio all’insegna di N, proprio alla vigilia del bicentenario del suo sbarco all’isola d’Elba, dove fu Imperatore per 10 mesi. Il pomeriggio è organizzato dall’Archivio di Stato di Lucca e dall’associazione “Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana”, in collaborazione con la Provincia di Lucca e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, e prevede diverse iniziative.

Il programma è stato presentato in conferenza stampa stamani (martedì 29 aprile) a Palazzo Ducale, dal presidente del Consiglio provinciale Andrea Palestini, dall’assessore alla cultura del Comune di Lucca Alda Fratello, dalla presidente dell’associazione Roberta Martinelli e dall’archivista di Stato direttore coordinatore dell’Archivio di Stato di Lucca Laurina Busti.

“Per la Provincia di Lucca è un piacere poter collaborare ancora una volta con l’associazione ‘Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana’ – ha detto Andrea Palestini – che da anni organizza interessanti eventi dedicati a Napoleone. Eventi caratterizzati da un assoluto rigore culturale e scientifico ma allo stesso tempo aperti e accessibili ai non addetti ai lavori. Il nostro grazie, quindi, va agli organizzatori di questo appuntamento e in particolare alla dottoressa Martinelli che con passione e competenza ci accompagna in un nuovo percorso di conoscenza di questa interessante pagina di storia lucchese”.

“Le iniziative realizzate da Roberta Martinelli in questi anni sono tante e di notevolissimo valore – sono state le parole dell’assessore Alda Fratello -. Ed il riconoscimento del pubblico è testimonianza del piacere di ascoltare e approfondire un argomento che, pur noto, presenta moltissimi aspetti da scoprire”.

“Come Archivio si Stato siamo felicissimi di mettere a disposizione il ricchissimo patrimonio documentario relativo al periodo dal 1805 al 1814, tra cui ci sono ancora molti inediti. Infatti, nonostante si pensi di conoscere già tutto, sono invece ancora moltissime le cose da scoprire e studiare che sono conservate in archivio, e che in questi anni sono servite al progetto di Roberta Martinelli per portare alla luce nuove letture di Napoleone ed Elisa – ha aggiunto Laurina Busti”. “Lavorare in archivio è una fortuna – ha tenuto a precisare Velia Gini Bartoli – e purtroppo pochi Lucchesi si rendono conto di quanta ricchezza abbiamo, pubblica”.

“La N di Napoleone è certo uno dei simboli maggiormente attrattivi, sia culturalmente, sia turisticamente. Per questo è così importante ed attuale lavorarci”. Nel presentare l’associazione “Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana”, Roberta Martinelli torna sulla figura dell’Imperatore come volano di sviluppo culturale e turistico anche per Lucca: “Da quando si sono sviluppate le ricerche sulla Lucca napoleonica, il flusso di turisti francesi in città è aumentato. Si tratta di un segno tangibile della rilevanza che la tematica ha e della risorsa che può rappresentare”.

Dopo la presentazione dell’associazione, che raccoglie l’eredità di 12 anni di studi ed iniziative intorno ai Napoleonidi in Toscana, promossi e realizzati da Roberta Martinelli a Palazzo Ducale, ai Musei nazionali delle Residenze napoleoniche dell’isola d’Elba (di cui è stata direttore fino al 2013) e come coordinatrice del gruppo internazionale di studi napoleonici, si inizia con l’ascolto di musiche amate dall’Imperatore, o a lui ispirate, eseguite dal coro della chiesa anglicana St. Georg di Parigi, grazie al direttore Peter Hicks, studioso napoleonico e responsabile delle relazioni internazionali della Fondation Napoléon della capitale francese. In sala, durante il concerto, sarà possibile ammirare un tableau vivant composto dalle dame e dai signori in costume d’epoca.

A seguire, al direttore del Museo Napoleonico di Roma, Giulia Gorgone, è affidato il compito di presentare una “straordinaria sorpresa” che avrebbe commosso lo stesso Napoleone.

 

Massimo Nava, corrispondente ed editorialista da Parigi per il Corriere della Sera, presenterà poi la sua ultima opera edita da Mondadori, “Infinito Amore”, dedicata all’incontro all’isola d’Elba tra Napoleone e Maria Walewska. La sera del primo settembre 1814, una giovane donna sbarcò all’isola d’Elba. Era la contessa polacca Maria Walewska, arrivata in incognito per incontrare l’unico amore della sua vita, Napoleone. Si ritrovano per poche ore, due notti che trascorrono insieme sulle alture di Marciana Marina, nella tenda dell’Imperatore. È l’incontro struggente in cui rivivono sogni, rimpianti, progetti che non potranno mai più realizzarsi. Napoleone si prepara a riconquistare la Francia, alla gloriosa impresa dei cento giorni, inutile, ma per lui più importante dell’amore. Maria, con il piccolo Alessandro, avuto da Bonaparte, riparte in una notte tempestosa. Continuerà ad attendere e a sperare. L’imperatore e la contessa Walewska diventano un uomo e una donna in balia del destino e la Francia napoleonica il palcoscenico di un dramma universale e attualissimo, quello di tutti gli amanti costretti dagli eventi a dirsi addio.

Nava ha pubblicato saggi di politica internazionale, esperienze d’inviato di guerra, biografie e romanzi come “Germania Germania” (Mondadori), “Carovane d’Europa” (Rizzoli), “Kosovo, c’ero anch’io” (Rizzoli), “Milosovic, la tragedia di un popolo” (Rizzoli), “Imputato Milosevic” (Fazi), “Vittime, storie di guerra sul fronte della pace” (Fazi), “Sarkozy, il francese di ferro” (Einaudi), “La gloria è il sole dei morti” (Ponte alle Grazie), “Il garibaldino che fece il Corriere della Sera” (Rizzoli).

 

Il progetto “Da Parigi alla Toscana” (http://napoleoneeilsuotempo.wordpress.com) è nato nel 2007 e comprende iniziative che si svolgono durante tutto l’anno in diversi luoghi della Toscana (Lucca, Livorno, Elba). Ultima tappa di questa lunga collezione di eventi, la mostra che Roberta Martinelli e Velia Gini Bartoli hanno curato ed allestito lo scorso inverno al Musée de l’Armée di Parigi, dal titolo “Avec Armes et bagages. Dans un mouchoir de poche” (26 ottobre 2012 – 13 gennaio 2013; 238 oggetti esposti, con la partecipazione di 25 soggetti tra musei, biblioteche internazionali e raccolte private), nata in seguito alla mostra “Mito e Bellezza” (Lucca, 2009-2010), e che ha ispirato un nuovo filone di studi internazionali sul rapporto tra l’Imperatore e la società.

Pur con le difficoltà economiche che il Paese e il settore culturale stanno vivendo, il progetto prosegue nell’anno delle celebrazioni del bicentenario dell’arrivo di Napoleone all’isola d’Elba, mentre il mondo (esiste una vastissima rete che si interessa all’Imperatore) si sta preparando alla commemorazione di Waterloo.
Info su http://napoleoneeilsuotempo.wordpress.com e su www.facebook.com/napoleonidi

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