Venezuela: la crisi economica ha messo in ginocchio la popolazione. Molti utilizzano il “farming” per sopravvivere
Ultimamente sta sempre più girando la notizia della forte crisi economica e sociale che sta affliggendo il Venezuela e molti, magari, potrebbero pensare che i mass-media stiano ingigantendo la faccenda o la stiano troppo drammatizzando, ma la realtà è ben diversa.
Il paese è vittima in questi ultimi tempi di una forte inflazione che sta mettendo in ginocchio l’intera popolazione che è costretta a praticare lavori molto faticosi per svariate ore al giorno col solo guadagno di qualche dollaro appena necessario a comprare beni di prima necessità.
Per non parlare della sanità che si trova in una situazione ben peggiore: i medici scarseggiano e quelli competenti sono ancora meno per non parlare del costo dei farmaci che è diventato totalmente insormontabile per la popolazione tant’è che molti ricorrono ai propri parenti che vivono all’estero affinché questi gli inviino dei medicinali a minor prezzo da altri paesi.
In un contesto così difficile molto abitanti del Venezuela stanno adottando le strategie più svariate per riuscire a fare qualche soldo in più giornalmente in particolare si sta molto diffondendo nel paese la pratica del “farming” nei videogames a scopo di lucro. Per chi non lo sapesse il farming è una pratica molto utilizzata nei videogiochi al fine di produrre monete virtuali utilizzabili nello stesso videogioco e consiste nel ripetere dei livelli in particolare, attraverso specifici schemi, con lo scopo di poter guadagnare punti esperienza e denaro da spendere nel videogioco. Il farming è una tecnica molto utile per i videogiocatori ma che risulta, allo stesso tempo, molto noiosa per chi preferirebbe giocare nuovi livelli piuttosto che ripetere lo stesso per molte ore al giorno. Ecco quello che, di questi ultimi tempi, i Venezuelani hanno intrapreso come una vera e propria professione passando molte ore al giorno in degli Internet Café producendo monete in giochi molto datati e vendendo, successivamente, queste monete ai videogiocatori occidentali per un paio di dollari all’ora. Molte sono le testimonianze del fenomeno, come quella del ventinovenne Efrain Peña, che passa sette giorni a settimana in un internet caf[ a “farmare” per far mangiare sua moglie e i suoi figli.
Ovvio che molti altri giocatori sono infastiditi da tutti questi videogiocatori, al punto che stanno nascendo delle vere e proprie guide su come stanare e uccidere i venezuelani (virtualmente parlando), inoltre, questa pratica del farming in molti videogiochi sta provocando una forte inflazione all’interno delle piattaforme videoludiche conducendo i Venezuelani al rischio che presto anche questa professione non sarà più sufficientemente redditizia.
Lorenzo Toninelli