“Il Caimano”di Nanni Moretti finalmente in onda
Fresco di due ‘Nastri d’Oro’ per il recente Habemus Papam, Nanni Moretti incassa ora l’ok definitivo dalla Rai per la messa in onda, domenica 19 giugno ore 21.00 su Rai Tre, de Il Caimano, il suo penultimo film. Una messa in onda oltremodo travagliata, quella de Il Caimano, che evidenzia ancora una volta gli autolesionismi della tv pubblica e una gestione quantomeno irrispettosa dei tributi che tutti i cittadini pagano attraverso il canone, su cui la Corte dei Conti prima o poi dovrebbe far luce.
Co-prodotto da Rai Cinema e Sacher Film e uscito nel 2006 dopo un iter di lavoro costosissimo – 8 milioni e mezzo di euro, il 25% in più del previsto – Il Caimano incontrò un discreto successo di pubblico, scalzando i soliti Verdone e Muccino dal primato al botteghino, tanto che Rai decise di acquistarne i diritti. Diritti pagati salatamente, perché prevedevano 5 passaggi in 5 anni della ‘pellicola’ nelle tre reti di viale Mazzini.
La storia, invece, andò diversamente, e il primo passaggio televisivo avverrà soltanto domenica 19.
Alla base di tali scelte, sembra esserci la solita mano politica e partitica. La stessa che impedì, nel febbraio scorso, di mandare una clip con le sequenza finale del film durante la trasmissione Parla con me di Serena Dandi (la scena è ambientata al Palazzo di Giustizia di Milano). La stessa mano che in questi giorni ha spinto Santoro, Fazio e Saviano a cercare altri editori per andare in onda nella prossima stagione.
Alcuni lettori potrebbero obiettare che pagando il canone, vorrebbero evitare di vedere un film che fin dal titolo sembra fare la pelle al loro Presidente del Consiglio. A questi posso solo consigliare di vederlo senza pregiudizi Il Caimano. Di rilassarsi davanti al prologo da b-movie, perché è la storia di un regista (Orlando) con un glorioso passato da film maker cult di titoli altisonanti (Mocassini Assassini; Maciste contro Freud) e ora in difficoltà, che si lascia convincere da una giovane regista (Trinca) a fare un film su Berlusconi. Una storia molto italiana di una famiglia, quella del regista, che si trova a dover fare scelte difficili, a lottare contro la solitudine e a riprogettare la propria vita partendo da zero.
Non è solo questo Il Caimano, ovviamente, ma un film sul complesso rapporto politica – paese e sull’impossibilità di una lettura univoca del ‘berlusconismo’: saranno tre attori differenti, in diversi momenti del film, ad interpretare Silvio Berlusconi.
Detto ciò, non va certo sottovalutata la componente ‘oppositiva’ del film, con quel finale freddo e inquietante che ha spinto i dirigenti Rai alla censura del febbraio scorso, negli stessi giorni in cui il vero Silvio Berlusconi faceva comizi sui gradini del Palazzo di Giustizia.
Andrea Anastasi